Per il Lugano contavano solo i tre punti e tre punti sono stati. Un Lugano che nei primi due tempi si è portato sul 3:0 per poi scendere sul ghiaccio nel terzo tempo con supponenza pensando di avere già vinto. Il Bienne, forte di suo e in casa ancora di più, non si è fatto pregare e con insistenza ha trovato due reti per portare il Lugano ad un finale al cardiopalma. Ha detto bene Chiesa nell’intervista dopo partita che il Lugano si è complicato la vita cercando il bel gioco e passaggi impossibili. Il rischio palese è stato di perdere la partita. Domani alla Resega si replica e bisognerà che questo Lugano giochi 60 minuti con il giusto appiglio e senza sottovalutare l’avversario.
Da parte sua l’Ambri doveva vincere questa partita per consolidare il suo 8avo posto e proprio questa sera i leventinesi sono tornati a fare il vecchio Ambri: quello che quando messo con le spalle al muro si fa intimorire e perde partite importantissime. I punti lasciati questa sera alla Valascia potrebbero rivelarsi tali da non far raggiungere i play-off. Infatti questa sera l’Ambri è nuovamente scivolato sotto la riga. Qualcosa fa preoccupare nello spogliatoio biancoblu: pensiamo a Giroux che non segna, non sembra motivato e declina le interviste. Ma non solo lui si è inceppato, lo stesso Pestoni ha rallentato e altri ancora. Elias Bianchi ha dichiarato ai microfoni che l’Ambri vince le partite se tutti giocano al meglio e motivati, in caso contrario le partite si perdono.