Certo tutti o quasi hanno messo sul piatto le loro potenzialità e buona volontà. Il Governo in primis con emendamenti e direttive straordinarie, capendo le difficoltà di aziende e ospedali. Ha chiesto alla gente comune un’enorme sacrificio, stare a casa. Non uscire, non festeggiare, comunque un sacrificio che porterà la popolazione ad oggi a farsi alcune domande: cosa succederà dopo, avrò ancora il lavoro, non ho più i soldi per andare al magazzino a fare la spesa minima alimentari, perché i magazzini se non hai soldi non ti danno nulla. Queste preoccupazioni della gente, diciamolo senza paura, della classe operai, aumenta di giorno in giorno. L’insicurezza del lavoro porta all’ansia, alla depressione, allo sfascio di famiglie e alla morte. Chi ad oggi non ha ancora fatto la sua parte sono quella minoranza di favoriti, benestanti, diciamolo anche qui senza paura, ricchi sfondati, che per loro questo periodo non crea alcuna difficoltà. Hanno i soldi per farsi arrivare il caviale da distante, vivono in prigioni dorate, percepiscono redditi su redditi anche oggi, investono e guadagnano, e magari sono anche evasori fiscali, insomma a loro della pandemia poco importa.
E’ il loro turno: per i prossimi due mesi che i padroni di palazzi rinuncino a percepire l’affitto, come anche ai piccoli commercianti non si chieda l’affitto, le banche regalino questi due mesi gli interessi che dovrebbero versare i proprietari di case primarie, le casse malati rinuncino a percepire i premi, i grandi magazzini dedichino un giorno a spesa gratuita per tutti, le aziende elettriche rinuncino ai loro canoni, le telecomunicazioni annullino i canoni e via dicendo. Sarebbe la chiusura di un cerchio di solidarietà che ci renderebbe orgogliosi di essere Ticinesi e Svizzeri. Sarebbe una boccata d’ossigeno, minima di certo ma comunque vera, alla classe operaia che stà esaurendo le già poche finanze a disposizione.
I ricchi sono chiamati ad un minimo sacrificio per loro che può significare la speranza di continuare a vivere dignitosamente ai meno favoriti. Si mettano la mano sul cuore e se lo hanno, si comportino da veri signori!
Oggi è la gente che ha bisogno di aiuti tangibili, se non vogliamo rischiare una vera e propria rivoluzione popolare e in un attimo lo sfascio di un sistema che tutto sommato funziona ancora. Saremo tutti riconoscenti ai nostri padroni di casa, alle banche (non troppo), alle casse malati e a tutti quelli che hanno la possibilità di alleviare la sofferenza, anche economica, di tantissima gente che inizia a tremare per il dopo che verrà… o non verrà!
ETiCinforma.ch ¦ Faido, 13 aprile 2020 ¦ Roberto Bosia