Dopo il patatrac Giulini, il Bellinzona ripartiva dalla seconda lega, con grande disappunto delle altre squadre, in quanto il Bellinzona, non lo ha mai ammesso, ma è una squadra di profesisonisti, creata per risalire subito la china a lidi più consoni alla storia del Club. Ma tra il dire e il fare, senza usare l’umiltà dovuta, eccoci che la sconfitta odierna del Bellinzona contro il Balerna, potrebbe far perdere la testa delal classifica e subito, in stile Ticinese, voilà che il pranzo è servito. Cacciato Arno Rossini e si valuta chi sarà il prossimo a sacrificarsi, sapendo che alla prima sconfitta sarà cacciato anche lui. Le parole ad inizio stagione da parte del Presidente Paolo Righetti, che a noi non ha mai inviato un comunicato stampa, anche se avevamo scritto che la nostra redazione sarebbe stata interessata, come con tutte gli altri club che ci coinvolgono sempre e sono certamente più importanti per risultati dello stesso Bellinzona, erano quelle di una risalita immediata. Ma il progetto, se di progetto si può parlare, si arena subito dopo un passo falso. Ci ricordano tanto i tempi Giulini oppure del Sion che cambiavano e cambiano allenatore come noi cambiamo le mutande. Ancora una volta siamo dei convinti precursori ad avere due squadre in Ticino, una che punti in alto e l’altra che sia terreno di esperienza per i giovani. Solo in questo sistema e con molta più umiltà si potrà ricostruire un Ticino calcistico vincente. Ogni altra via riserverà solo figuracce