Ritardi ferroviari che spesso portano a coincidenze mancate, cambi di treno difficoltosi e spesso superflui, periferie mal servite. Questi alcuni dei motivi per cui spesso gli utenti sono critici nei confronti delle aziende dei trasporti pubblici. Pro Bahn Svizzera, l’associazione che tutela i loro legittimi interessi, ha tenuto sabato a Mendrisio l’assemblea annuale dei delegati. Il luogo d’incontro è stato scelto per l’attuale sistema della mobilità nella regione Mendrisiotto, caratterizzato da difficoltà infrastrutturali e logistiche, da un impatto ambientale sempre più importante, dovuto anche ad un massiccio pendolarismo, da ormai leggendari ritardi e dalle molte novità, in primis il collegamento ferroviario con Varese.
La presidente di Pro Bahn nazionale, Karin Blättler, riassumendo l’attività 2017, rivela che l’associazione gode sempre più di notorietà e apprezzamento da parte di aziende, istituzioni e utenza. Per la situazione attuale però non basta limitarsi alla segnalazione delle disfunzioni o all’elogio del lavoro fin qui svolto. Occorrono un’attuazione concreta delle proposte e dei progetti e una partecipazione fattiva alle politiche di mobilità, fattore abilitante per aumentare il livello di vivibilità di un territorio.

Da parte sua Fabio Canevascini, presidente di ASTUTI, Associazione utenti trasporti pubblici Sezione Ticino ( www.pro-bahn.ch/de/10/233/TessinTicino ), ha ricordato la collaborazione, assolutamente indispensabile, con aziende di trasporto, con progettisti, con uffici cantonali, al miglioramento di una situazione che sta causando danni a salute, ambiente ed economia. Ha menzionato gli sforzi per collegamenti efficienti su rotaia, gomma e via lago e gli interventi nelle stazioni. Ha ricordato due punti particolarmente dolenti. Il primo che il Mendrisiotto è trattato dalle FFS come una periferia di Lugano, infatti, sono stati soppressi molti collegamenti diretti con il resto della Svizzera. Il secondo riguarda il fatto deplorevole che nella progettazione del tram del Luganese, collegamento atteso con urgenza, un esiguo gruppo abbia lavorato per anni al progetto senza mai coinvolgere la base, senza tener conto dei suggerimenti e dei contributi di cittadini e associazioni. Con la conseguenza che a progetto pubblicato, piovono ricorsi, e lo scontento è generale.
Fabio Canevascini in conclusione ricorda a chi fosse interessato che la prossima riunione di ASTUTI si terrà a Lugano venerdi 13 aprile alle 18:00.