Con le musiche e i canti natalizi tornano nei media e nelle bucalettere gli ormai tradizionali e strazianti appelli a donare denaro per tutto e per tutti. Benché la Confederazione a spese del contribuente distribuisca ogni anno a larga mano e definitivamente a fondo perso miliardi di franchi al resto del mondo, spuntano regolarmente come funghi innumerevoli cosiddette organizzazioni «caritative» con l’unico scopo di alleggerire ulteriormente il portamonete altrui. Il mio purtroppo é già stato maltrattato in quanto quest’anno, dopo che papà Stato se ne ha prese diverse decine di migliaia, ho donato 50.- franchi alla Musica di Daro, 100.- al gruppo Giovani di Artore, 80.- al Patriziato di Daro, oltre 4’500.- alla gioielleria Bucherer e circa 33’000.- al Garage Storelli. In cambio, tranne che dallo Stato, ho ricevuto molti sinceri e caldi ringraziamenti, tanti baci da mia moglie e una Toyota ibrida nuova di zecca! Fedele al detto: contra facta non valent argumenta, sono convinto che le mie «beneficenze» a associazioni e imprese nostrane siano piu’ sensate di quelle fatte a chissà chi solo per mettere in bolla la propria coscienza prenatalizia.
Flavio Laffranchi, Losone