17 Maggio 2016 – Mancano meno di tre settimane al terzo appuntamento del campionato di motonautica UIM XCAT World Series, e i team si stanno preparando all’evento che si terrà a Lugano, nelle acque dell’o- monimo lago svizzero, i giorni 4 e 5 Giugno.
Sarà la prima gara di sempre per gli XCAT in territorio elvetico, e dopo diverse competizioni su mare mosso negli scorsi appuntamenti, i 14 team da tutto il mondo si aspettano acqua molto più calma e una gara basata sulla velocità.
“E’ uno scenario tutto nuovo, quindi anche il setup della barca sarà completamente diverso – dice nadir Bin Hendi di Victory Team, vincitore con il compagno di equipaggio Arif Al Zaffein delle prime due gare della stagione 2016. “Speriamo di ripetere i successi di Fujairah e Dubai”.
Secondo nel mondiale con il connazionale Erik Stark, lo svedese Mikael Bengtsson è curioso di confrontarsi con un circuito inedito. “E’ una gran bella novità correre a Lugano.
Speriamo sia una gara sul piatto, perché finora ancora non è successo – sia la scorsa stagione che le prime due di quest’anno. Siamo carichissimi e pronti a dire la nostra”.
Anche per T-Bone station, degli italiani Luca Fendi e Giovanni Carpitella, l’acqua calma sarebbe un bonus. La loro barca infatti è una delle pochissime a montare ancora i motori due tempi invece dei nuovi Mercury XCAT ROS 400. Dice Carpitella: “Correre sul lago ci fa comodo, perché i vecchi motori sono più alti e con le eliche vicino alla superficie ogni salto significa dover mollare l’acceleratore. Con poche onde potremo spingere per il 100% del tempo”.

Anche il team manager di Victory, squadra che detiene il titolo mondiale 2015, spiega come le aspettative siano diverse data la location. “Abbiamo raccolto molti dati sui nuovi motori nelle prime due gare, e questo andrà a beneficio delle nostre prestazioni, ma vale anche per gli altri team. Quanto alle condizioni, non ab- biamo mai corso qui, ma con le gare sul Lago Maggiore del 2014 e 2015 ci siamo fatti un’idea. Penso che ci potremo aspettare qualcosa di simile”.
Il Gran Premio di Lugano è la terza tappa del mondiale 2016 XCAT World Series. Dopo la Svizzera, il cir- cus partirà per una lunga trasferta che porterà ad un’altra località inedita, ovvero Seul in Corea del Sud.
Il campionato UIM XCAT World Powerboat Series
XCAT, abbreviazione di Extreme Catamarans, è uno degli sport motoristici più impegnativi e divertenti sull’acqua. Nelle discipline di motonautica, è il campionato con la partecipazione più ampia di piloti e nazionalità, da tutto il mon- do.
Il mondiale XCAT World Series ha vissuto una crescita impressionante negli ultimi tre anni, e il 2015 ha marcato nuovi traguardi con il debutto degli eventi in Portogallo e Australia. La gara di Gold Coast, in Australia, ha segnato per la Se- rie l’esordio nel Quinto Continente.
L’XCAT World Series si distingue dalle altre discipline di motonautica offshore grazie ad una spinta costante a svilup- pare l’aspetto sportivo, portando al contempo un’esperienza unica per le località ospitanti e per gli spettatori e i team coinvolti.
UIM XCAT World Series: fatti e numeri
I catamarani in gara possono raggiungere velocità di oltre 200 Km/h, a seconda delle condizioni del mare, del tipo di circuito e delle scelte di eliche e di assetto.
I mezzi sono costruiti con tecnologie avanzate, utilizzando fibra di carbonio e altri compositi, e sono spinti da due mo- tori fuoribordo Mercury Racing da 400 cavalli ciascuno per il nuovo modello a 4 tempi e da circa 300 per il “vecchio” 2 tempi.
Le barche sono controllate a fondo da un ufficiale della UIM (la federazione mondiale della motonautica), prima di ogni gara, per verificare che si attengano strettamente a tutte le normative di sicurezza, ambientali e sportive.
Sul fondo della barca, fra i due scafi di ogni catamarano, c’è una botola di emergenza a tenuta stagna. In caso di ribal- tamento, i piloti sono in grado di uscire e i soccorritori di accedere all’abitacolo.
In abitacolo su ogni barca ci sono due piloti: uno si occupa del timone e viene definito driver, l’altro dell’acceleratore (le “manette”) e si definisce throttleman. La comunicazione, verbale e gestuale, fra i due piloti in abitacolo è un fattore fondamentale. Ogni distrazione o mancanza di coordinazione può risultare in un capottamento o come minimo nella perdita di tempo prezioso sugli avversari. L’affiatamento deve essere massimo.
Ad ogni gara partecipano 14 barche, quindi dietro a chi comanda l’azione è concitata e resa molto difficile dalle scie di chi sta davanti, in termini di onde e di spruzzi d’acqua.
Ogni giro del circuito di una gara XCAT è circa di 3,2 miglia nautiche (poco meno di 6 km), e le barche devono percor- rerlo per 15 giri almeno (con un massimo di 60 minuti a gara).
La WPPA, società che organizza e promuove la Serie, ha creato un sistema unico nel suo genere per trasportare il “cir- cus” da una località di gara alla successiva. Denominato “Cat in a box”, questo sistema permette di spostare barche, ri- cambi, attrezzature, ma anche le strutture di direzione gara, muretto box, hospitality VIP, ecc. in container dalle misure standard che possono essere movimentati in maniera rapida ed efficiente.
La sicurezza è una priorità assoluta per la WPPA. Il campionato XCAT si avvale da anni di un team di professionisti della sicurezza in acqua, che a ogni evento non solo garantisce il servizio di intervento in caso di necessità, ma partecipa anche alla definizione del campo gara e delle procedure di sicurezza da implementare per tutto il weekend.
Se si verifica un incidente, i soccorsi sono in grado di raggiungere la barca interessata nel minor tempo possibile, per recuperare i piloti e controllare l’eventuale emergenza.