L’Ambri almeno in Coppa non può recriminare sugli arbitri e sulla malasorte. Di sicuro la compagine leventinese è la più fortunata in quanto gli spetterà il 15 dicembre alla Valascia per i 4 di coppa il Kloten, avversario alla portata dei ticinesi. A fronte di questo, la situazione della ticinee è a dir poco drammatica. Un buco milionario come mai visto, una necessità immediata di trovare 850 mila franchi ”veri” non promessi, nel caso contrario la Lega non permetterà più ai Leventinesi di giocare. Le promesse del presidente e la volontà dei 130 azionisti presenti a Sementina di voler continuare. Ma ora la strada si fa in salita e speriamo che la si smetti di chiedere soldi a tutti, tifosi o no, perché l’Ambri, come tutte le altre sqaudre di profesisonisti, non è un ente benefico e neppure un fenomeno sociale. E’ un impresa che fa girare ca. 14 milioni, con stipendi da nababbi per i profesisonisti della squadra e pertanto non deve essere usato per sensibilizzare la popolazione ai loro problemi. Molti ticinesi hanno problemi ben più importanti da risolvere, vedi premi cassa malattia, vedi lavoro, vedi sicurezza e proprio di sentire parlare un giorno si e un giorno si dei problemi di questi pochi personaggi super e lautamente pagati, proprio ne hanno piene le scatole. Ma questo indipendentemente del club, sia hockey, calcio o basket, no il Ticino vuole impiegare le proprie scarse risorse economiche per risolvere i problemi di ca 250’000 ticinesi che devono arrivare a fine mese e accudire provvedendo all’educazione dei propri figli.