Gruppo Wa Rei Ryu Scwitzerlamd, ha tenuto presso il Dojo di Camorino, il suo primo “Stage”, Sotto la direzione del nostro Lorenzo Casadei, Sempai.
L’arte del tirare di spada
“Parlare della storia della scherma giapponese, fino alla sua evoluzione nel moderno Kendo, equivale
a parlare della storia del Giappone.
L’arte del combattimento individuale, che troviamo nella storia giapponese, è certamente tra le più
antiche, raffinate e durevoli mai documentate nel mondo.
Le antiche arti marziali nacquero e si svilupparono direttamente sui campi di battaglia; solamente in
un secondo tempo vennero revisionate e ritualizzate in modelli trasmissibili.
L’arte giapponese del combattimento, sia con armi che senza armi, si concretizza in molteplici forme,
ognuna delle quali costituisce una particolare specializzazione conosciuta col nome di “Jutsu”, parola
che significa appunto arte o tecnica.
Ogni singol specializzazione viene spesso identificata col nome dell’arma usata, come ad esempio
“Kenjutsu’ , cioè l’arte o la tecnica (jutsu) della spada (ken). In altri casi la specializzazione si
identifica col particolare metodo di combattimento.
Fra le tecniche di combattimento a mani nude, per esempio, il “Jujutsu” è l’arte (jutsu) dell’elasticità
(ju).
L’intero complesso delle arti marziali è il “Bujutsu”, cioè l’arte (jutsu) del combattimento (bu) e il
“Bushi” o “Samurai” è il guerriero o nobile militare.
La figura del “Bushi” dominò quasi interamente la storia e la cultura del Giappone feudale.”
Fonte: Kendo pratico, di Gian Franco Moretti, Edizioni Fuori Catalogo