Tempo di Natale e le solite intolleranze da parte di alcuni che per la causa dell’integrazione e del rispetto dei nostri ospiti chiede di non allestire presepi, levare i segni del Natale cattolico e via di questo passo. Veramente siamo stufi di dover sempre chinare il capo e lasciare le nostre tradizioni, storia e cultura, nei cassetti per non urtare la sensibilità di chi poi nel mondo si dimostra poco integrativo e assolutamente in fregante delle tradizioni degli altri popoli. Non vogliamo fare i falsi moralisti, ma il presepe con il Bambin Gesû che nasce e fa parte di noi e del nostro modo di vivere. Come del nostro modo di vivere ci appartiene il rispetto del prossimo, rispetto che non significa annullamento delle nostre tradizioni, ma libertà di ognuno di esprimere con sensibilità le proprie credenze. Chi vive da noi, magari con statuto di rifugiato o aiutato dalla nostra società, faccia il piacere di adattarsi ai nostri modi e usi, che sono la libertà, la democrazia e la fratellanza, fratellanza appunto che noi Ticinesi e Svizzeri non smettiamo mai di dimostrare nei momenti in cui il nostro prossimo è in difficoltà. Non dobbiamo assolutamente vergognarci delle nostre tradizioni. Babbo Natale, natale, i Re Magi e quant’altro sono parte integrante della nostra vita e sebbene commercializzati sono e rimangono momenti privilegiati di riflessione filosofica su noi stessi e guai sarebbe eliminarli solo per non urtare la sensibilità di chi poi? Già a chi vi scrive dà fastidio quando si vedono presepi con statue di altre tradizioni ma assolutamente lo ribadiamo GIÙ LE MANI DAI NOSTRI PRESEPI ! (ETC/rb)