In assemblea ieri 6 maggio 2019, GastroTicino ci ha invitati come media alla conferenza stampa aperta. Presenti il Consigliera agli Stati, on. Filippo Lombardi, i consiglieri Nazionali Regazzi e Merlini ed il sindaco di Locarno Scherrer. I vari relatori, dal presidente di GastroTicino Massimo Suter, come il direttore Gabriele Beltrami, l’ospite in rappresentanza di GastroSuisse e via dicendo hanno posto l’accento sull’accoglienza come punto principale per avere successo come impresa.
Lo stesso Presidente della CC-Ti, Glauco Martinetti, si è molto soffermato sul tema e sulla ticinesità dell’offerta condita dal sorriso. Inutile, ha affermato avere ottime location, gastronomia di eccellenza in un contesto dove manca il sorriso.
Come un puzzle, tutto deve combaciare affinché la clientela opti sempre di più verso la frequentazione dei locali sul territorio. In dato tra gli altri ci ha colpito, ma senza sorprenderci: maggiore affluenza di clientela nei nostri ristoranti e cifra d’affari in discesa. Segno, come ha affermato il presidente Massimo Suter, che si lavora di pù guadagnando meno. E non intendeva il guadagno personale dei titolari ma il guadagno aziendale complessivo.
Lo stesso Suter, pur non affermando di essere un verde, ha posto l’accento sull’uso smodato della plastica. In questo campo vi è molto da lavorare e ha pregato i colleghi a maggiore sensibilità, in quanto non solo i mari sono pieni di plasticaccia, ma lo stesso lago di Lugano e Locarno iniziano a dare segnali molto preoccupanti.
Toccato anche il tema dello spreco di alimenti, (nr: RiGnam l’associazione che sensibilizza in tal senso e sorella della nostra Associazione ETC) dove ha spiegato come sarebbe meglio preparare piatti meno pieni, ma eventualmente proporre gratuitamente il ripasso. Basti una cifra Svizzera per segnare l’importanza del tema: ogni cittadino Svizzero spreca (getta) ben 190 kg che vengono tramutati in fr 1000.- di alimenti gettati nella toilette. Vergognoso e in questo campo, riferisce sempre lo stesso Suter bisogna fare molto di più.
La parola agli ospiti con un Lombardi che si dice coinvolto in quanto proprietario di muri di una struttura che dalla ristorazione si aspetta molto, tale Valascia, un Regazzi che oltre di tapparelle e politica e co-titolare di un ristorante importante del locarnese, mentre Merlini si è soffermato sull’essere un buon gustaio e cuoco per diletto, tra cui sembra essere specialista del capretto ticinese.
Nessun accenno sulla polemica innescata dai viticoltori ticinesi che hanno lanciato un segnale ai ristoratori, anzi una critica, che non fanno abbastanza per vendere il vino Ticinese. Solo Lombardi ha toccato il tema, affermando che lui, essendo anche un ottimo buongustaio e frequentatore dei locali ticinesi, ha sempre visto proprorre molti vini ticinesi.
Ma questo, diciamo noi, è il paese dove la professionalità e litigiosità eccellono, a volte con benefici e a volte con scie di inutili polemiche che non fanno bene a nessuno. GastroTicino, di certo ha molte iniziative interessanti, ne citiamo una tra le tante, Ticino a Tavola, tutte aventi lo scopo di promuovere prodotti a km zero e la capacità degli operatori di proporre pietanze di classe. E’ vero, rendiamoci conto, che lavorare in cucina è equivalente ad un pittore, dunque si parla tranquillamente di arte.
L’ultimo tema importante è la formazione, che vede Gastro impegnata nel proporre corsi e aggiornamenti. Coscienti che gli orari di lavoro non facilitano l’avvicinamento alle varie professioni del settore, sebbene i salari pagati secondo contratto collettivo di lavoro siano interessanti, alla fine, la metà delle persone che apprende una delle professioni del settore, nel corso della vita abbandona per altre soluzioni professionali. E questo è un grande problema.
Ci sentiamo di affermare che GastroTicino è molto sensibile a queste tematiche e cerca di affrontarle con approcci moderni e vincenti e molto vicini agli imprenditori di settore. La continua evoluzione del settore impone anche aggiornamenti continui e elasticità nel lavoro come anche grande professionalità. Ma se ci sono i parametri giusti, poche altre professioni posso ritornare così grandi entusiasmi. In fondo non si vende un piatto ma emozioni territoriali elaborate da persone di una sensibilità straordinaria, e questo va riconosciuto sempre.
Nel corso della serata premiati anche alcuni membri che si sono distinti come non citare Daniele Meni, già presidente di GastroLugano e altri innumerevoli compiti istituzionali a favore della gastronomia e del turismo, oppure Waldis Ratti che salito dal Gambarogno in quel di Dalpe, dopo tanti anni di professione, ritorna ad aiutare la nuova gerenza di quello che fu il suo fiore all’occhiello dei tempi passati il “Rodolfo” di Gambarogno. Momenti di vera commozione e parole semplici dei premiati a dimostrazione come nella semplicità si cela la straordinarietà dell’essere umano.
(ETiCinforma.ch)