Oggi, 1. luglio 2014, la Cancelleria dello Stato del Canton Ticino ha comunicato che l’iniziativa costituzionale cantonale “Prima i nostri”, lanciata tre mesi fa dall’UDC Ticino, è ufficialmente riuscita. Le firme valide sono 10.991.
Riteniamo si tratti di un successo che non ammette interpretazioni di sorta. L’Unione democratica di centro è stata in grado di raggiungere – da sola – confidando solo ed esclusivamente sulle proprie forze e su quelle di amici e sostenitori esterni, l’obiettivo che si era prefisso.
L’Udc ringrazia di cuore tutti coloro che hanno contribuito al successo di un’iniziativa, lo ribadiamo, più che mai necessaria dopo i recenti, allarmanti, dati sull’immigrazione e sulla situazione del mercato del lavoro in Ticino.
Dare la precedenza, a parità di requisiti, ai cittadini svizzeri e a quelli domiciliati è in primo luogo una misura di buon senso. In questo Cantone i senza lavoro sono oltre 12 mila. Ben oltre il 3,8% di cui ci parlano le più recenti statistiche. È notizia di questi giorni, infatti, che alle oltre 6000 persone iscritte agli Uffici regionali di collocamento ne vanno aggiunte altre 6000 che dipendono dall’assistenza sociale e che sfuggono, chissà poi perché, ai calcoli sui dati dell’occupazione.
I cittadini ticinesi saranno dunque chiamati alle urne per ancorare alla costituzione cantonale l’iniziativa del 9 febbraio, oggetto di interpretazioni, tatticismi e trucchetti, nonostante gran parte dei mass media tenda a fornire rassicurazioni che non trovano corrispondenza alcuna con la realtà dei fatti.
L’UDC si augura che il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio si chinino al più presto su “Prima i nostri”. Lo devono non a noi, ma a cittadini sempre più preoccupati e che chiedono risposte chiare, ferme e decise.