Cominciamo con fare gli auguri, siamo ancora in tempo, certo. Una giornata che non deve essere fine a se stessa, ma una giornata che dovrebbe imporre alcune considerazioni di uno stato in essere ancora molto discriminatorio nei confronti della donna. Stesso impiego e stesso mansionario, stipendi diversi; la donna non e’ ancora considerata nel campo professionale e se lo e’ , lo e’ per suoi meriti che dono stati ben superiori all’impegno che dovrebbe mettere un uomo per ottenere lo stesso risultato, non tanto come tale, ma come impatto ideologico che ha la donna.
Inutile che ce la meniamo con le pari opportunità, con un sacco di gruppi di studio per equiparare l’uomo con la donna in ogni ambito possibile; siamo ancora distanti dalla parità e ci troviamo, anche se non lo ammettiamo, in una società patriarcale! Quando una donna da sola si reca in una banca, per esempio, parlando di ipoteche ecc. viene considerata un po’ come una persona non competente e allora il consulente, non lo fa apposta ma e’ insito nel DNA maschile, tratta la donna con maggiore sufficienza. La stessa donna si reca accompagnata da un uomo, magari anche competente, ecco che il consulente si approccia in maniera differente, molto piu’ professionale e si dibatte sui temi senza troppe divagazioni. Ottenere dei risultati e’ piu’ facile se accompagnati da un uomo. Questa situazione va combattuta in tempi brevi, perche’ la nostra società deve smetterla di comportarsi in maniera cosi’ differente a dipendenza se l’interlocutore e’ donna oppure e’ uomo.
(Red)