Il Giardino dei Giusti di Lugano Francesco Alberti, Biblioteca Salita dei Frati – Lugano, mercoledì 14 marzo 2018
Invito – Il Giardino dei Giusti di Lugano Francesco Alberti
Biblioteca Salita dei Frati – Lugano mercoledì 14 marzo 2018, ore 18
Lo scorso 26 gennaio, in occasione della Giornata della memoria, la Fondazione Federica Spitzer e la Città di Lugano avevano tenuto la Conferenza stampa di presentazione del progetto “Lugano Città Aperta”, inteso a promuovere la memoria dell’Olocausto e degli altri genocidi e persecuzioni razziali, religiose e politiche ed a mettere nel dovuto risalto l’impegno per la salvezza e l’accoglienza dei perseguitati che molti uomini di buona volontà hanno dimostrato nei periodi più bui della storia. Un impegno che – nello spirito di Federica Spitzer, ebrea scampata al lager cui la Città di Lugano ha dedicato una via – ha un valore educativo profondo per i giovani d’oggi confrontati con nuove barbarie.
Sotto il titolo “Lugano Città Aperta” e in concomitanza con l’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia (che diedero la stura alle persecuzioni nazifasciste contro gli ebrei italiani e a un esodo di perseguitati ebrei e antifascisti dalla vicina penisola verso la Svizzera italiana), dal mese di febbraio è iniziata una serie di eventi atti a valorizzare la tradizione umanitaria di Lugano e della Svizzera italiana. Serie che culminerà – in presenza del ministro degli esteri elvetico Ignazio Cassis – con l’inaugurazione di un Giardino dei Giusti al Parco Ciani il 26 aprile, cerimonia che si concluderà alla sera con lo spettacolo “Serata colorata” al LAC di Lugano e con la consegna del Premio Spitzer per le scuole.
Il Giardino renderà omaggio a quattro figure di Ticinesi che con il loro impegno tangibile verso chi ha subito l’oppressione politica, la persecuzione razziale e religiosa e la negazione della libertà, hanno contrastato l’oppressione o/e salvato la vita di chi era perseguitato. Sono il pastore valdese Guido Rivoir (1901-2005), valdostano ma luganese d’adozione, l’economista e diplomatico svizzero Carlo Sommaruga (1902-1955) con la moglie Anna Maria Valagussa (1905-1998), collaboratrice della Croce Rossa italiana (già ricordati Rivoir alla Biblioteca Cantonale di Lugano lo scorso 8 febbraio e i coniugi Sommaruga all’USI il 7 marzo) e Francesco Alberti, al quale sarà dedicato l’incontro di mercoledì 14 marzo alla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano.
Francesco Alberti (1882-1939), sacerdote cattolico e giornalista, fu una delle voci più libere e coraggiose del periodo tra le due guerre mondiali, epoca in cui molti intellettuali della Svizzera italiana evitavano di schierarsi o addirittura avevano un atteggiamento accondiscendente nei confronti del fascismo. Nato a Montevideo da una famiglia originaria di Bedigliora, la stessa della pedagogista Maria Boschetti, Francesco Alberti frequentò il seminario a Monza e Milano, conseguendo il dottorato in filosofia a Milano e in teologia a Roma (1905). Ordinato sacerdote nel 1905, fu parroco di Bioggio (1905-’17) e, durante il periodo bellico, cappellano militare. Dal 1921 al 1928, e ancora dal 1935 alla morte (1939), diresse il quotidiano del Partito Conservatore Democratico ticinese «Popolo e Libertà», condannando senza mezzi termini qualunque forma di totalitarismo. Corrispondente e sodale di Don Luigi Sturzo, particolarmente netta fu fin dall’inizio la sua denuncia del fascismo.
Introdurrà l’incontro Fernando Lepori, Presidente dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati. Relatori saranno Davide Adamoli, storico, collaboratore scientifico dell’Archivio diocesano di Lugano, Guido Formigoni, prof. ordinario di Storia contemporanea alla LULM Libera Università di lingua e comunicazione di Milano, e Alberto Lepori, avvocato, già direttore del
«Popolo e Libertà (1965-‘68) e Consigliere di Stato (1968-‘75). Dopo l’incontro seguirà un rinfresco.