Doveva essere meglio della prima edizione, sebbene la prima aveva già riscontrato un buon successo nel 2016. Avevamo chiesto dei Feedback ai partecipanti e vi erano due osservazioni a cui quest’anno avremmo modificato: migliore segnaletica in paese e al piano superiore del salone Olimpia servizio ristorazione dato ad un’associazione del comune di Airolo. Ci siamo trovati la prima volta inizio mese gennaio 2018 per non arrivare all’ultimo momento. Una decina di espositori della passata edizione hanno aderito da subito, altri con le date non riuscivano ad aderire. La fiera di artigianato e commercio ad Airolo ha come scopo il promuovere le attività sul territorio e non avere espositori di altre regione che esponendo fanno altra concorrenza a commerci che a loro detta fanno fatica. Ci siamo fatti dare gli indirizzi dei commerci e imprenditori di Airolo dal Comune ai quali abbiamo scritto invio cartaceo con relativa documentazione, chiedendo di rispondere entro un termine ragionevole. Uno solo ha risposto per gli altri una nostra collaboratrice di ETiCinforma li ha contattati tutti telefonicamente, ricevendo risposte a volte incongruenti. Nessuno di quelli contattati, o almeno che siamo riusciti a contattare, ha aderito a i-Tegnum.
Un grande plauso al Municipio di Airolo che come la prima edizione ci avrebbe messo tutta la location e altri servizi a disposizione con enorme generosità.
Solo per loro mi dispiace che noi come ETC ci ritiriamo dal progetto, come mi dispiace anche per chi ha aderito preventivamente a questa seconda edizione. Due nostre lettere nel mesi di luglio 2018 all’indirizzo del gruppo di organizzazione hanno praticamente avuto nessun effetto, salvo su un membro che ci ha spiegato che ad Airolo bisogna pregare, coccolare e quasi offrire il tutto “per carità amores Dei”. Non da ultimo il fatto che il coordinamento arrivi da Faido non facilita agli airolesi la loro adesione. Pensavo che queste barriere territoriali non esistevano più. Non voglio dilungarmi sul tema, riprenderò poi in dettaglio le varie motivazioni, ma mi ha lasciato l’amaro in bocca vedere simili reazioni dai commerci che si dicono in difficoltà. La matematica è una e inopinabile.
Ma vogliamo essere trasparenti: abbiamo chiesto una quota forfettaria di partecipazione di fr 300 per commercio, compreso location, collegamenti elettrici, la promozione su RadioFiume una settimana prima della data di inaugurazione e altre promozioni su quotidiani e riviste del cantone Ticino. Non va dimenticato che avremmo dedicato a “i-Tegnum” 8 pagine sul nostro ETiCinforma Paper del mese di ottobre, con una tiratura di 3000 esemplari che distribuiamo come abitudine a tutte le fiere in Ticino di cui siamo apprezzati Media-Partner.
Sembra quasi che abbiamo chiesto la luna. Dietro a una simile organizzazione vi è il lavoro di 5 persone, un team e tanti volontari, come tali non pagati. Un’occasione persa a mio modo di vedere e non ho nessuna intenzione di trovare espositori da via, perché lo scopo è promuovere le attività locali nel resto del Ticino.
Un grazie di cuore va a chi ha creduto in questo progetto, che quest’anno avrebbe coinvolto anche il Cinema Leventina di Airolo e una mostra di foto della vecchia Airolo del fotografo conosciuto da tutti e che da anni collabora con ETC, l’amico Giuliano.

Presente all’inaugurazione il direttore dell’ARS-BV, Raffaele De Rosa e la Testimonial Debora Scanzio, sportiva di elite.
Significa che non doveva farsi e che i commerci ad Airolo vanno tutti a gonfie vele e poco legati al territorio in cui operano (naturalmente non si può generalizzare)
Roberto Bosia, dir. ETiCinforma.ch