Analizziamo gli orari di apertura degli sportelli comunali del cantone Ticino. Orari limitati e durante la fascia dove di regola i cittadini lavorano e non possono abbandonare il lavoro per pratiche comunali. Vi sono comuni che hanno gli sportelli aperti tutti i giorni, sabato e domenica esclusi, in orari tipo dalle 9’00 alle 12’00 e dalle 14’00 alle 17’00, altri comuni tutti i giorni dalle 8’00 alle 12’00 e solo un pomeriggio aperto dalle 16’30 alle 18’30. Altri come Locarno dalle 9’00 alle 11’45 e il pomeriggio dalle 14’00 alle 16’15, salvo il mercoledì che fanno il continuato dalle 9’00 alle 16’15. Oppure la città ticinese che apre gli sportelli dalle 7’30 alle 12’00 e dalle 13’30 alle 17’00. Sono alcuni esempi, e potremmo continuare, di come i comuni siano poco elastici verso la popolazione, e non tengano presente che i tempi sono cambiati. Ci spieghiamo, anche solo per le carte giornaliere FFS, che si possono ritirare agli sportelli dei vari comuni dopo riservazione, sembra difficile trovare l’orario, che non sia nella fascia lavorativa, per recarsi al ritiro degli stessi. In un mondo dove tutto è in sobbuglio, dove la donna, molte donne, devono lavorare per far quadrare i conti, ecco che le varie cancellerie non sembrano volersi adattare all’evoluzione del tempo. Pensiamo a quei comuni aggregati su territori ampi, dove chi abita distante, non ha la possibilità di consultare o svolgere le normali attività legate alla presenza in cancelleria comunale, se non durante le fasce di orario lavorativo. Considerando anche le classi di stipendio dei funzionari comunali, non sarebbe chiedere troppo se almeno due serate alla settimana, parliamo per comuni di almeno 500 abitanti, gli orari degli sportelli venissero prolungati fino alle 20’00 di sera. Ma che senso ha aprire gli sportelli alle 8’00 del mattino dove non ci sarà nessuno, salvo disoccupati o fruitori di prestazioni sociali, mentre il prolungo alla sera sarebbe un segno di vicinanza e comprensione, alla cittadinanza.