Una stagione folle, fatta di pandemia, di stadi vuoti, di quarantene, insomma anomala per tutti i club (smettano certi club di pensare che loro sono il miracolo di Dio) che ha visto la conclusione con il Lugano al secondo posto definitivo durante la stagione regolamentare. Ora si fa sul serio, ci sono i Play-off. L’avversario del Lugano è il Lugano stesso, debole nel mentale quando pensa di essere la bella signorina e forte quando deve vincere a tutti i costi. Il problema del Lugano si può anche chiamare Pelletier, che di certo non è un grande motivatore. Voleva un bel risultato in campionato durante la stagione regolamentare ed eccolo, come sempre lui fa, spremere i talentuosi stranieri e i giocatori che garantiscono gol, lasciano in angolo i giovani talentuosi, che non hanno quasi mai deluso, quelle poche volte che li ha fatti giocare. Il Lugano di quest’anno è questo: squadra fantastica che sa regalare emozioni uniche e squadra spenta che incomprensibilmente sembra non sapere giocare a d hockey. Nel corso della stagione il Lugano ha giocato due campionati, le prime 26 partite a corrente alternata, con prestazioni inguardabili e con alcuni spunti interessante. Le ultime 26 partite invece sono state delle cavalcate uniche, vittoriose ed entusiasmanti. Salvo qualche inciampo incomprensibile, ma che ci può stare. Ora, dai quarti di finale contro il Rapperswil si fa sul serio e deve essere messo in pista tutto il potenziale difensivo e d’urto di cui il Lugano è attrezzato. Guai prendere sottogamba il Rappi, chiedete al Bienne che ci ha lasciato le penne. Il Rappi ha degli stranieri di lusso, che da soli portano la squadra alla vittoria. Non sono mai domi, sono lottatori, attrezzati anche di buoni argomenti. Hanno sempre venduto la pelle a caro prezzo e il Lugano questo deve capirlo. Al suo allenatore l’appello di non rovinare tutto come sempre nelle passate stagioni. Qui si tratta di lottare, giocare come sanno fare e andare fino in fondo per vincere il titolo. Sono in otto le squadre che lottano per i giochi che contano e tutte e otto sanno giocare e sanno vincere. Se vi è un favorito al titolo noi pensiamo allo Zugo, ma attenzioni al Lugano e al Berna, che a nostro parere sono forse le outsider più attrezzate per mettere in difficoltà anche lo stesso Zugo. Ma attenzione, sono in otto le squadre e tutte hanno la chance di alzare l’insalatiera. A noi non resta che sperare e che sia il Lugano a vincere il titolo. E non badiamo alle solite battute sceme di chi è rimasto fuori, adducendo che questo campionato non vale nulla.
Noi pensiamo che alzare l’insalatiera sia un’emozione unica, che al Lugano manca da troppo tempo, che sia la volta buona? (ETC/rb)