Nel contesto degli eventi natalizi di Faido, vedi Luci d’Inverno, un percorso illuminato regione cascata Piumogna, suggstivo d emozionale che durerà fino al 6 gennaio 2025, sono tanti gli eventi di questo periodo tra cui, appunto, personaggi sportivi che si raccontano. Venerdi’ 6 dicembre, presso la sala della PC di Faido, la giovane Rachele Dotti e il piu’ maturo Matteo Tenchio hanno risposto a parecchie sollecitazione della esperta intervistatrice, nota ai piu per i suoi interventi in TSI, Ellade Ossola. Piu’ di un’oretta di una discussione dove i due sportivi hanno affermato che per raggiungere il loro livello, ci vuole molta preparazione, un po’ di talento e un mentale inossidabile. Se per Matteo Tenchio l’arrivo a livelli straordinari e’ partito una decina d’anni fa, anche se la corsa le camminate lo hanno sempre affascinato già dalla tenerissima età, ricordiamo che questo ragazzo cammina/corre magari per 6 giorni di fila, macinando magari in questi giorni 200 km, con solo un paio d’ore di sonno a giornata… Ci ha raccontato che dopo uno sforzo del genere lui e’ fortunato e riesce a recuperare le forze e la forma nel giro di tre settimane, mentre altri ci impiegano anche 2 mesi per recuperare. Matteo e’ anche molto ligio alla alimentazione e durante la gara, e’ talmente concentrato che non ha neppure il tempo di guardare il panorama che lo circonda, a volte bello ma a volte noioso (pensiamo alla corsa su circuito), mentre durante gli allenamenti si concede il lusso di guardare il panorama, in particolare mentre si allena sulle cime di montagna spettacolari. Poi per finire il suo sogno, svelato in sordina da Ellade Ossola; le tre corone! Gran Premio di Monza, 24 ore de Le Mans e le 500 miglia di Indianapolis, tre gare automobilistiche che Matteo vorrebbe percorrere a corsa lenta consecutivamente; un mesetto partendo da Indianapolis e poi via glia altri due Gran Prix, insomma un sogno non proprio comodo! Auguri Matteo!!!
Si sono intercalati i due personaggi, ma veniamo a Rachele, fisioterapista di professione che ci ha detto che non e’ arrivata subito alla corsa ma ha svolto ben 12 anni di ginnastica attrezzistica. Rachele e’ l’ultima dei tre figli di Francesca e Renzo, che hanno nel DNA lo sport! Dopo l’esperienza di ginnastica, ha iniziato a correre con Mamma, poi anche la Mamma era troppo lenta ha corso con Papà, poi alla fine da sola per arrivare al suo livello. L’impegno per il raggiungimento dei risultati e’ totale e occupa tutto il proprio tempo libero, cio’ ha fatto si che molte amicizie vengano perse, per trovarne di nuove. Sebbene la corsa sia uno sporto individuale, lei ama correre e fre sporto con i genitori e anche con gli altri due fratelli, Isacco e Zaccheo, giocatori professionisti di hockey nelle file dell’HCAP. Mancava una componente importante negli affetti di Rachele, ecco il suo compagno di vita Gael, con la stessa passione e che pure lui vince parecchie gare di trail runner. Per Rachele correre con i sui affetti piu’ cari e’ motivo di stimolo e facilita il raggiungimento dei risultati. Pensate che una volta hanno corso per 5 volte Rivera Monte Tamaro e si sono detti che per ogni 1000 metri di dislivello, a fine allenamento avrebbero avuto il piacere di bersi uno Spritz; ebbene 5000 metri di dislivello, a disposizione ben 5 Spritz, roba da annebbiarsi haha! Brava Rachele continua cosi’!
Una sala gremita in ogni ordine di spazio, ha applaudito questi due nostri sportivi, o meglio supersportivi, a lungo, orgogliosi di conoscerli meglio e certo da oggi in poi seguiremo con maggiore attenzione le loro spettacolari ed inimitabili gesta.
Sarebbe bello che il Comune di Faido possa sponsorizzare questi due atleti che porterebbero in giro nel mondo orgogliosamente il nome di Faido!
(ETC/rb)
Il trail running[1] è una specialità della corsa a piedi che si svolge in ambiente naturale, generalmente su sentieri, non importa se in montagna, deserto, bosco, pianura o collina, con tratti pavimentati o di asfalto limitati che al massimo e in ogni caso non devono eccedere il 20% del totale della lunghezza del percorso. Normalmente questa attività è caratterizzata da una considerevole lunghezza dei percorsi oltre che dal superamento di dislivelli importanti, tanto positivi che negativi. Ultra significa che la distanza e’ superiore ai 42 km, quella di una maratona!
Con il termine di ultramaratona si identificano gare di corsa a piedi che hanno una distanza superiore a 42,195 chilometri, distanza ufficiale, dal 1924, della maratona.
Una delle ultramaratone più celebri in ambito internazionale è la Spartathlon. Sui 246 km in linea che portano dall’Acropoli alla statua di Re Leonida si possono cimentare solo concorrenti in possesso di requisiti piuttosto selettivi ottenuti in gare di ultramaratona. Gli arrivati vengono premiati al traguardo con una corona di ulivo mentre il vincitore vede impresso il proprio nome in un apposito monumento di marmo bianco rappresentante la figura di Leonida.
A New York si svolge annualmente la “Sri Chinmoy Self-Transcendence 3100 Mile Race”, 3100 miglia su un circuito di 883 metri, da completare entro i 51 giorni concessi di una gara, riservata a 15 selezionati adepti, che rappresenta l’attuale competizione no-stop di maggior distanza.
L’aspetto qualificante delle competizioni di ultramaratona è la distanza percorsa, tuttavia nella valutazione della difficoltà della singola competizione intervengono anche elementi legati al particolare contesto in cui essa si svolge. Di conseguenza, per quanto concerne invece il riconoscimento di “primati” o di “migliori prestazioni”, con gli anni sono andate codificandosi distanze ben distinte per lunghezza/tempo e per luogo/ambito di svolgimento.