Succede sempre, quando qualcosa non funziona, la colpa e’ degli altri. E’ di oggi un’intervista rilasciata dal direttore di UPSA sul fatto che la vendita di machcine elettriche stia regredendo e l’obiettivo di avere il 50% del parco veicolli elettrico entro la fine del 2025 e’ clamorosamente venuto meno. In Ticino siamo attorno al 12%, un risultato deludente, se pensiamo quanti soldi sono stati spesi per la pubblicità e quanti politici si sono adoperati per questa causa. Il problema, secondo il direttore UPSA deriva dal fatto che molti proprietari di palazzi non montano colonnine per la carica di questo genere di veicoli. Si continua a non capire che la macchina elettrica è un flop enorme e che solo pochi eletti con i soldi possono comperarla. Di regola la comperano come seconda macchina, e se vogliamo dare delle colpe, diciamolo chiaro e tondo; le macchine elettriche sono un flop e se appena si ragiona ci rendiamo conto dei limiti reali che presentano e di una limitazione globale del sistema. La Toyota non ne vuole piu’ sapere di macchine elettriche, idem la Volvo che voleva tutto il suo parco modelli entro il 2025 che sia elettrico e ora è ritoranta sui propri passi.
La macchina elettrica costa troppo, ha tempi di ricarica lunghi, una rete di ricarica non ancora capillare, se poi vai all’estero i problemi si assommano, senza considerare che il sistema elettricità nei risentirebbe, come anche l’ambiente ne avrebbe enormi danni, vedi batterie usate! Insomma tra politici e garagisti ci hanno voluto far vedere solo quello che vogliono, ma la gente che paga queste manie dei verdi liberal chic, sa ancora fare due calcoli e la conclusione è una sola; evviva la macchina a nafta/benzina o caso mai l’ibrida! Tutto il resto sono una barca di bugie che per fortuna non hanno incantato nessuno!
(ETC Media/rb)