In questi giorni di baldoria, un occhio attento potrà facilmente distinguere fra i mucchi di coriandoli multicolori finiti in strada dei “corpi estranei “. Le dimensioni e i colori sono gli stessi, ma questi ultimi si distinguono per brillantezza e luccichio inusuali.
Si tratta di coriandoli di plastica i quali finiranno nei tombini e poi nei nostri laghi.
Essendo pressoché indistruttibili contribuiranno ad aumentare la massa di microplastica, purtroppo già abbondantemente presente nei nostri bacini.
Sorgono spontanee delle domande: Ma perché li producono? Perché vengono messi in commercio? Con quali autorizzazioni? Come si fa a comperare una porcheria simile?
Domande ingenue e un po’ naif, per un problema apparentemente piccolo, mescolate al gran cancan del carnevale.
Egidio Cescato, Balerna