Riuniti nella sala comunale di Ponte Capriasca per il comitato cantonale primaverile, i membri dei Giovani UDC Ticino hanno lanciato una campagna di adesione rivolta a tutti i ticinesi tra i 16 ed i 35 anni ed inoltre, si sono espressi sui temi in votazione il 15 maggio a livello federale e cantonale.
Adesione della Svizzera al potenziamento di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (FRONTEX):
I Giovani UDC, si sono pronunciati favorevoli all’aumento del contributo svizzero all’Agenzia europea della guardia frontiera e costiera, visto che, sebbene negli ultimi anni quest’organizzazione abbia ripetutamente fallito le missioni di sua competenza nella protezione dei confini e delle frontiere, il comitato ha deciso comunque di riporre fiducia nel progetto di ampliamento “2019-2027”.
L’attuale organizzazione Frontex, al quale una parte di politica ha delegato il compito di controllo dei confini nazionali, è oggi totalmente inefficiente essendo periodicamente limitata ed ostacolata da organizzazioni e correnti politiche che, all’estero come in Svizzera, vedono nelle frontiere ostacoli alle loro visioni ideologiche ed ai loro profitti.
L’aumento degli effettivi e del budget, che attualmente sfiora a stento le 1’000 unità effettive ed i 400 milioni (Frontex è volutamente una tra le organizzazioni europee con il finanziamento più basso) ma che negli obbiettivi 2027 si vuole ampliare a 10’000 unità e 1,2 miliardi, è quindi più che mai necessario.
Il comitato cantonale dei Giovani UDC, dopo una lunga e costruttiva discussione, si esprime quindi in maggioranza favorevole al potenziamento del contributo svizzero all’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, ribadendo tuttavia più volte, che la misura risolutoria in campo di sicurezza e controllo, era, è e sarà il ritorno alla situazione antecedente al 2007, cioè il controllo autonomo delle proprie frontiere e la fine della libera circolazione.
Modifica della legge sul cinema: (Legge Netflix)
La Modifica della legge federale sulla produzione e la cultura cinematografica obbliga i servizi di streaming svizzeri ed esteri, come Oneplus, Netflix o Disney+, ad offrire almeno il 30 per cento di film europei ed investire il 4% nella produzione cinematografica svizzera, essendo quindi contraria alla libertà di consumazione e creando uno spiacevole precedente nel panorama commerciale svizzero.
120 milioni di aiuti statali, una media di 2400 spettatori per le produzioni svizzere ed un prezzo per il contribuente di 140 franchi l’anno, sono queste solamente alcune cifre legate all’industria cinematografica svizzera attuale che sono state citate a Ponte Capriasca. Queste cifre mostrano bene le difficoltà di un settore tutt’oggi già fortemente aiutato statalmente che, con l’approvazione della legge, rischierebbe di rimanere totalmente dipendente dalle sovvenzioni, sfavorendo la ricerca della qualità dell’offerta, pesando sulle tasche dei consumatori elvetici e togliendo la libertà di scelta al consumatore.
I Giovani UDC si pronunciano quindi all’unanimità, a favore del referendum sulla legge Netflix.
Modifica della legge sui trapianti:
Dopo un’analisi della situazione attuale in Svizzera e della modifica in votazione sulla legge dei trapianti, i Giovani UDC hanno deciso di concedere la libertà di voto sulla modifica di legge.
Durante il comitato i membri si sono ritrovati concordanti sull’importanza di primo piano della sfida delle donazioni di organi a livello nazionale e ci sono state diverse sensibilità, legate alle modalità che lo stato deve adottare per risolvere questo problema. In particolare è emersa l’importanza di sensibilizzare i giovani, spingendoli tramite un’informazione scolastica a chinarsi e riflettere su un tema che tocca l’intera cittadinanza.
Decreto legislativo concernente il pareggio del conto economico con misure di contenimento della spesa e senza riversamento di oneri sui Comuni
In seguito i membri si sono espressi sull’unico tema in votazione a livello cantonale il 15 maggio, cioè il programma concernente il Pareggio di bilancio entro il 31 dicembre 2025 (Decreto Morisoli).
I Giovani UDC sosterranno all’unanimità il decreto, ritenendo che un contenimento delle spese a livello cantonale sia fondamentale, visto le altezze vertiginose che ha raggiunto il debito pubblico e soprattutto, perché come giovani non siamo disposti a farci lasciare in eredità delle montagne di debiti, causati da scelte e da visioni politiche che non abbiamo preso noi e che non condividiamo.
I GUDC sono inoltre particolarmente soddisfatti visto che il decreto legislativo non prevede tagli ma un contenimento delle spese e segnatamente esclude il versamento di oneri finanziari sui comuni ticinesi.
Campagna “Nuovi membri Giovani UDC”:
In chiusura dell’incontro è stata lanciata una campagna di adesione, rivolta a tutti i giovani ticinesi.
Con un forte aumento degli aderenti, specialmente sull’onda delle numerose vittorie politiche e del lavoro degli ultimi due anni, i GUDC sono infatti gradualmente diventati una realtà giovanile in continua crescita e di primo piano a livello cantonale.
I Giovani UDC invitano quindi tutti i ragazzi nella fascia di età tra i 16 ed i 35 anni, che hanno voglia di confrontarsi e mettersi in gioco per il loro futuro di aderire ai Giovani UDC, continuando così a dare forza e voce a questo bellissimo progetto.