Si è svolto mercoledì 4 settembre il Comitato Cantonale dell’UDC. Si invita il Gran Consiglio a sostenere l’iniziativa per l’abolizione della tassa di collegamento. Sono state comunicate le indicazioni di voto per le votazioni federali del prossimo 22 settembre.
«Sì all’iniziativa per l’abolizione della tassa di collegamento, no al controprogetto del Consiglio di Stato» ha dichiarato il presidente Piero Marchesi nel suo saluto d’apertura al Comitato cantonale odierno. La tassa di collegamento non serve a ridurre il traffico ma solo a incassare soldi sottratti alla popolazione. Almeno 900 – 1’000 franchi all’anno di nuove spese a carico delle cittadine e dei cittadini. Una volta introdotta, la tassa di collegamento sarà sicuramente aumentata nei prossimi anni per mettere a carico della popolazione il finanziamento crescente del trasporto pubblico. Il controprogetto del Consiglio di Stato ha scopi contraddittori: esentando i parcheggi commerciali, cioè la metà dei parcheggi che si volevano assoggettare inizialmente, il Governo cantonale ammette che non sarà possibile raggiungere l’obiettivo di ridurre il traffico. Inoltre, il Consiglio di Stato mette a piano finanziario nei prossimi anni 20 milioni di franchi percepiti ogni anno dalla tassa di collegamento. Se si incassano i soldi ciò vuol dire che i posteggi vengono utilizzati. Quindi il traffico non si riduce e questa conclusione logica mostra che la tassa di collegamento non ha senso.
In seguito il Comitato Cantonale ha comunicato le indicazioni di voto per i due oggetti in votazione a livello federale.
Per l’Iniziativa popolare dell’8 settembre 2020 «Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)» (FF 2024 28) UDC Ticino raccomanda di votare NO. L’iniziativa vuole togliere dalla produzione 145’000 ettari di terreno agricolo e questo diminuirebbe di conseguenza l’autosufficienza svizzera e si dovrebbe importare più cibo dall’estero, dove la protezione della natura e degli animali è di gran lunga inferiore.
Si invita a dire un chiaro SI, invece, alla Modifica del 17 marzo 2023 della legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) (Riforma della previdenza professionale) (FF 2023 785). La riforma salvaguarda il nostro collaudato sistema a tre pilastri, crea pensioni migliori per molte donne e per i redditi bassi e, infine, mira a una maggiore equità tra i giovani e le generazioni future.
Unione Democratica di centro
Sezione Ticino
UDC