Cifre record per Ticino Musica
Numeri e qualità da primato per la manifestazione classica che coinvolge tutto il Cantone
Lugano, 14 settembre 2014 – A poco più di un mese dal termine del festival che per due settimane ha presentato musica classica in tutto il Cantone, Ticino Musica fa un bilancio della sua diciottesima edizione, registrando cifre da record su tutti i fronti.
L’Opera Studio internazionale “Silvio Varviso”, quest’anno ha messo in scena il Don Giovanni di W.A. Mozart, uno dei capisaldi della tradizione lirica di tutti i tempi, mettendo in campo una squadra formata da 14 cantanti (2 cast, scelti tra 270 iscritti alle audizioni provenienti da tutto il mondo), 4 pianisti, 2 direttori, 12 strumentisti dell’ensemble (scelti tra 60 partecipanti alle audizioni, riservate agli iscritti al Conservatorio della Svizzera italiana), 1 aiuto regista, 1 aiuto costumista. Questo “cantiere” multietnico (15 le nazionalità coinvolte) ha dato vita a 4 recite, tra Lugano e Ascona, gremite di un pubblico entusiasta.
Un altro grande e affollato laboratorio è stato quello delle 20 masterclass, che tra docenti, assistenti al pianoforte e allievi, ha coinvolto oltre 200 persone per due settimane di lavoro incredibilmente produttivo e caratterizzato da un bellissimo spirito di collaborazione e scambio musicale e umano.
I maestri Marco Rizzi (violino), Hariolf Schlichtig (viola), Johannes Goritzki (violoncello), Homero Francesch (pianoforte), Fiorenza Cedolins (canto), Judith Liber (arpa), Lorenzo Micheli (chitarra), Stefano Molardi (organo), János Bálint (flauto), Ingo Goritzki (oboe), Philippe Cuper (clarinetto), Gabor Meszaros (fagotto), Frøydis Ree Wekre (corno), Rex Martin (tuba) e Ulrich Koella (musica da camera con pianoforte e pianoforte per accompagnatori), coadiuvati dagli instancabili pianisti collaboratori, hanno lasciato negli allievi un insegnamento che nel loro percorso formativo rappresenta un vero e proprio “tesoro”, da sviluppare durante l’anno nel proseguimento dei propri studi.
In parallelo alle masterclass si è svolto il Laboratorio di musica contemporanea,, sotto la guida dei maestri Arturo Tamayo (direzione), Mathias Steinauer e Vladimir Tarnopolski (composizione) il cui fervido lavoro è stato il frutto della collaborazione tra i giovani direttori, i compositori e gli 11 membri dell’Ensemble Contemporaneo, selezionati in seguito ad audizioni tra i migliori studenti del Conservatorio della Svizzera italiana.
Gli oltre 50 concerti, in tutto il Ticino (Lugano, Sorengo, Maggia, Ascona, Rovio, Monte Carasso, Minusio, Canobbio, Giubiasco, Faido), hanno registrato una calda accoglienza da parte del pubblico, sempre numeroso, attento e partecipe. È da segnalare, in particolare, il crescente afflusso ai concerti pomeridiani dell’Aula Magna, dedicati agli allievi dei corsi di perfezionamento. La sempre maggiore partecipazione a questi eventi è testimonianza del crescente interesse nei confronti dei giovani musicisti, motivato dall’alto livello di esecuzione tecnica e musicale che questi ultimi garantiscono.
Nell’arco delle due settimane hanno avuto luogo alcune prime esecuzioni assolute. Il 23 luglio il cornista Premysl Vojta ha “dato alla luce”, di Michael Vogt, Adagio lamentoso da Le Tombeau de Bohumil Hrabal per corno solo, composto da Vogt per lo stesso Vojta nel febbraio 2014 a Triepkendorf. Di Alexandre Rydin, presente nell’Aula Magna del Conservatorio durante il concerto del 25 luglio, Philippe Cuper e Andrea Dindo hanno eseguito in prima mondiale Les Preludes per clarinetto e pianoforte. Il 30 luglio, durante il Concerto di musica contemporanea nella Chiesa Evangelica di Ascona, hanno avuto le loro prime esecuzioni assolute miniature musicali e un brano per strumento solista dei giovani compositori Joachim Flüeler, Carlos Cárdenas e Gracia Rodriguez, allievi del corso di composizione dei maestri Mathias Steinauer e Vladimir Tarnopolski.
Il bilancio di Ticino Musica è dunque estremamente positivo ed è su questa base che già si lavora per la diciannovesima edizione.