IL POPOLO È STANCO, DELUSO, CONFUSO E ARRABBIATO.
Come rimpiangiamo la primavera scorsa dove avevamo un Leader risoluto che non si faceva condizionare né da medici né dall’economia. Fu tutto chiuso e tutto rimborsato, con qualche pecca, ma comunque sapevamo noi popolo che avevano un Leader che ci guidava. Poi arrivò l’estate e cambiò la leadership in governo.
Il caldo nascose i problemi che sono riaffiorati con l’arrivo dell’autunno. Il nostro leader non è leader e la confusione serpeggiò subito. Medici stipendiati da EOC e medici privati a corsa a sparare delle verità tutte diverse tra di loro, l’economia in pressing verso il Leader capendo che era debolissimo e allora fu perdere tempo su tempo, lasciare aperte certe attività pericolose e chiuderne altre. Questa nuova leadership che avanza ci ha portato a una nuova situazione di impasse, con una grande differenza. Se prima come popolo e piccoli imprenditori a conduzione famigliare avevamo delle certezze di rimborsi ora non esiste alcuna certezza, esistono contraddizioni enormi, forse l’economia e tanti altri attori con interessi specifici hanno capito che possono insinuarsi nelle decisioni… e gli effetti sono tutti da vedere. Ora hanno stretto su ristoranti, unico anello debole della catena e capo espiatorio della confusione generale e della incapacità del Governo di sanzionare chi contravviene (assembramenti, mascherine, non rispetto delle regole nei grandi magazzini).
Allora, il Leader, che tale non è, ascolta tutti, in particolare chi mai dovrebbe ascoltare: medici tendenziosi che hanno scopi diabolici nelle loro affermazioni, l’economia, la grande economia che non vuole chiudere prima di Natale, anche se ciò comporterà perdite di vite umane, la popolazione che non sa a chi credere e non vede una via di uscita da una situazione sanitaria, ma anche economica deficitaria.
Chi ci guida e chi ci comanda?
Sono i grandi gruppi economici, i gestori degli impianti invernali e tanto altro che non dovrebbero nemmeno aprire bocca. Importante lasciare andare un manipolo di “borsoni” a sciare e permettere loro di divertirsi, magari rompersi le gambe e intasare oltre ogni logica i nostri ospedali e il personale che ci lavora dentro. Non quelli che si “pavoneggiano” ai vari microfoni delle emittenti, ma quegli infermieri e personale sanitario tutto che a parte un grazie non vengono neppure ricompensati in termini economici per il grande lavoro svolto.
Naturalmente, quando i grandi magazzini avranno venduto tutto, dopo Natale, il giorno dopo si chiuderà tutto, ma allora sarà veramente troppo tardi. Forse il diritto ad essere curati l’hanno anche i malati di cancro (non dico tumore troppo gentile come parola), i malati di diabete, chi ha problemi di salute in generale anche gravi e cronici. Ecco grazie a questa insicurezza, non sapremo neanche se qualcuno paga questo disastro sanitario e economico, siamo alla mercé di chi forse avrebbe fatto meglio a declinare la leadership. Ma alla fine i responsabili di tutto questo dissesto sanitario e poi sociale, economico, psichico dovrà essere chiamato ad assumersi le sue gravi responsabilità nel non aver avuto il coraggio di anteporre le persone agli affari!
Come sempre saremo noi “popolino” che ci leccheremo le ferite e magari non vedremo nessuna via d’uscita che farla finita. Sapremo chi ringraziare!
Chiudere tutto e subito e pagare a tutti il 60% dello stipendio, affitti e interessi ipotecari per l’abitazione primaria, alle ditte a conduzione famigliare versare almeno il 70% dei mancati ricavi sulla base delle medie statistiche degli incassi nello stesso periodo degli ultimi tre anni. I soldi li prendiamo a fondo perso nei depositi che scoppiano di BN, altre banche e assicurazioni.
Vogliamo nella nostra disperazione e devastazione economica soffrire almeno con dignità umana!
IL POPOLO È STANCO, DELUSO, CONFUSO E ARRABBIATO.
(ETC/rb)