CHIASSOLETTERARIA 11 > 15 MAGGIO 2022
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI LETTERATURA / CHIASSO, SVIZZERA
CHIASSOLETTERARIA si attesta sulle 5000 presenze tornando ai numeri del 2019.
Tanto pubblico appassionato e ospiti prestigiosi, insieme alla consueta atmosfera accogliente
e ricca di humus e amore per la letteratura.
Hanno attraversato i “porti” di ChiassoLetteraria una trentina di autori nazionali e internazionali.
Fra questi gli incontri di maggior richiamo sono stati quelli con
Jón Kalman Stefánsson, Carola Rackete, Miguel Bonnefoy,
David Abulafia e Amitav Ghosh.
La tavola rotonda sull’Ucraina ha inoltre segnato il dibattito dei primi giorni di festival.
L’atmosfera e il brusio plurale e polifonico dei PORTI ha pervaso la sedicesima edizione ChiassoLetteraria. Luoghi fisici e metaforici per eccellenza, abitati da popoli e culture differenti, i porti sono da sempre teatri d’avventura, salvezza e perdizione. I porti, culle di civiltà, ci insegnano che non esiste civiltà che non sia meticcia. Luoghi conosciuti o tutti da scoprire, dove gli incontri possono diventare simbolo di speranza per il futuro.
I Porti di ChiassoLetteraria hanno ospitato circa 5000 presenze. Con grande soddisfazione del Comitato organizzatore, che ha visto il festival tornare alla vita prepandemica. Un flusso continuo di persone, nelle sedi storiche di ChiassoLetteraria, ha posto l’attenzione sulla voglia, da parte del pubblico, di incontrare gli autori e gli artisti, nonché di condividere letteratura, temi attuali e necessari e momenti più leggeri e divertenti.
Dal mare d’Islanda all’Oceano Indiano, passando per Lampedusa e l’Ucraina, il pubblico di ChiassoLetteraria ha quindi potuto attraversare i porti di tutto il mondo. Ad accompagnarlo, in questo viaggio, una trentina fra scrittori, poeti, saggisti, attivisti e musicisti.
Una platea appassionata ha seguito gli attesi appuntamenti con lo scrittore islandese Jón Kalman Stefánsson, con l’attivista Carola Rackete, con il professor David Abulafia e con uno dei massimi scrittori mondiali, l’indiano Amitav Ghosh. Una delle rivelazionI del festival è stata Miguel Bonnefoy, così come la serata Spoken word (con Hannah Silva e Narcisse). Mentre un gradimento costante è stato espresso per tutti gli incontri programmati, che hanno mantenuto le aspetattive.
Altissimo gradimento, inoltre, per la tavola rotonda dedicata all’Ucraina con il cantante, attore e scrittore Moni Ovadia, il reporter Nello Scavo e la specialista di storia e cultura russa Giulia Lami. E, sulle onde della musica, una scoperta è stato il concerto di Peppe Voltarelli che ha aperto le serate chiassesi mercoledì 11 maggio. Particolarmente apprezzate inoltre, le attività pensate per bambini e ragazzi in collaborazione con Bibliomedia Svizzera Italiana e l’Istituto svizzero media e ragazzi.
Fra gli ospiti della sedicesima edizione del festival, inoltre, hanno raccontato i rispettivi porti: Cristina Ubah Ali Farah (Somalia, I), Roberto Casati (I), Gianluca D’andrea (I), Marco Ferri (I), Christoph Geiser (Ch), Renato Giovannoli (Ch), Anne Haug (Ch), Franca Mancinelli (I), Stefano Marelli (Ch), Giulia Natale (I), Alessandra Novaga (It), Bruno Pellegrino (Ch), Djaimilia Pereira De Almeida (Angola, Portogallo), Claudio Piersanti (I), Usama Al Shahmani (Iraq, Ch), Marina Skalova (F-Ch), Peter Stamm (Ch).
Marco Galli, coordinatore del festival, afferma che: “Siamo estremamente soddisfatti che il lavoro di un anno abbia permesso l’allestimento di un programma di spessore, con diverse conferme e tante scoperte. In fondo, lo scopo di un festival è quello di fare da passatori di libri e pensieri tra degli autori di qualità e dei lettori appassionati e curiosi che hanno fiducia nelle nostre proposte. Ma forse il riconoscimento maggiore sono i riscontri molto positivi degli autori intervenuti che a ChiassoLetteraria si sono sentiti accolti e riconosciuti. “
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PILLOLE DI FESTIVAL
ChiassoLetteraria edizione 2022 – Di partenze, di approdi, di fughe e mondi migliori
a cura Mara Travella e Arianna Limoncello del BLOG di ChiassoLetteraria
Per meglio ricordare gli incontri che hanno segnato un vero e proprio picco sia in termini di pubblico che di interesse generale, ecco alcune schede di approfondimento in pillole:
Jón Kalman Stefánsson
L’autore islandese, ospite inaugurale di venerdì 13 maggio, ha incantato il pubblico di Chiassoletteraria dialogando con la traduttrice Silvia Cosimini. La serata è stata un dialogo attraverso le sue opere guidati dalle tematiche che abitano i suoi romanzi: la forza della natura, la contemplazione dell’Universo, l’amore, i porti e il mare, e ancora «l’importanza delle vite normali». Stefánsson ha aperto il festival ricordando il suo amore per la letteratura, e la profonda fiducia nell’atto di scrivere, l’unico gesto che, di fronte alla morte, può salvare.
Carola Rackete
La voce di una donna che i confini ha imparato a viverli sentendoli sulla pelle, nella propria esperienza di capitana. Un nome: Carola Rackete, approdata al porto di ChiassoLetteraria per parlare della sua esperienza non solo nel contesto più conosciuto della Sea-Watch 3 che, nel giugno del 2019, fece sbarcare al porto di Lampedusa 42 migranti che da settimane attendevano una decisione riguardante la loro sorte, ma come ricercatrice, come attivista ambientale, come scrittrice de il libro The time to act is now – edito in lingua italiana per Garzanti con il titolo Il mondo che vogliamo nel 2019 -, come persona impegnata e decisa a costruire una società più aperta, libera e consapevole. Una sala gremita e un pubblico attento, soprattutto di giovani, ha reso questo incontro uno dei più importanti del festival, un momento di riflessione ma soprattutto di libertà.
Miguel Bonnefoy
Autore cresciuto in Francia ma di padre cileno e madre venezuelana, Bonnefoy apre tutti i suoi libri parlando di navi che approdano (come ci ha abilmente fatto notare il suo moderatore, Stefano Knuchel): forse un modo per dire che, sebbene la storia dell’America del Sud sembri cominciare sempre con l’approdo di Colombo, di vita e di storia ce n’erano anche prima e ce ne saranno anche dopo, e meritano di essere raccontate. Lo scrittore è stato uno dei tanti ospiti bilingui di questa edizione, come Marina Skalova, Cristina Uba Ali Farah, Usama Al Shaman. Ascoltarlo è stato come entrare in un racconto di García Márquez, fatto di aneddoti che s’intrecciano, di storie dentro storie, ironia e impegno sociale.
David Abulafia
David Abulafia, storico e professore di Storia del Mediterraneo presso l’Università di Cambridge, in dialogo con Benedicta Froelich, è stato protagonista della domenica mattina del festival per una conferenza sul Mediterraneo, dall’Antichità alla Contemporaneità, affrontando tematiche trasversali di commistione culturale, contatti e scambi comunicativi di ogni genere. Lo storico ha dato una lettura del presente e dei flussi migratori attuali, che hanno permutato la concezione del Mediterraneo, donandole un nuovo significato di barriera, sovrapposto all’idea di via comunicativa.
Amitav Gosh
A conclusione di quest’edizione un ospite che da molti anni il festival cercava di portare a Chiasso: Amitav Gosh. L’autore indiano, le cui opere sono spesso ambientate in India ma scritte in inglese – riflesso della sua storia personale – ha portato l’attenzione sulla sua narrativa evidenziando come, scrivendo di fiction non si possa che riflettere sulle problematiche attuali, in dialogo anche con le sue opere di saggistica, sempre più attente al problema del cambiamento climatico.
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Il FESTIVAL È ORGANIZZATO dall’omonima associazione ChiassoLetteraria con la consulenza di un comitato scientifico, il sostegno del Comune e del Centro culturale di Chiasso, del Cantone Ticino, di Pro Helvetia, di Coop Cultura, dell’Hupac S.A., dell’AGE S.A. e di diversi sponsor privati e pubblici nonché del media-partenariato della Rete DUE della RSI, di AgendaSette e del Corriere del Ticino. Può contare inoltre sul contributo (e l’affetto!) di oltre 400 soci.