Si e’ conclusa questo sabato, presso l’Expo di Bellinzona con la cerimonia di premiazione, la 29a edizione di Castellinaria, Festival internazionale di Cinema Giovane.
Festosamente come ogni anno, sul bel palco decorato con variopinti fiori, sono sfilate le Giurie di giovani critici cinematografici sia ticinesi che facenti parte degli inviati dagli altri cantoni e dall’Italia, per la sezione “Fuori le mura”.
In questo articolo appariranno i vari film premiati, corredati di categoria e motivazione.
E’ utile ricordare le parole del presidente Gino Buscaglia, che volge giä lo sguardo alla prossima edizione, la 30a, un bel traguardo!, sottolineando che tutte le edizioni sono state belle: “Semplicemente, ogni edizione, di anno in anno, e’ piu’ bella della precedente e meno bella della prossima!”.
Prima dei palmares, un’occhiata agli ultimi film da me visti.
Intanto, bisogna ricordare che venerdi’ sera, come da tradizione, e’ stata dedicata a “Castellincorto”, ossia i cortometraggi prodotti dalle scuole di cinematografia di tutta la Svizzera.
Purtroppo, anche in questo caso non ho potuto seguire molte proiezioni prima di dovermi allontanare; anzi, ne ho potute vedere appena due.
“NIRIN”, Svizzera, 2015.
Il titolo porta il nome del piccolo protagonista di appena 6 anni. Proviene da un piccolo villaggio del Madagascar. La vita e’ dura, la poverta’ la fa da padrona. Ma come sempre in queste vite, i bambini hanno sempre un motivo per sorridere. La sua storia inizia con un brusco risveglio all’alba: Nirin sente la mamma discutere con una vicina su cosa sia meglio per i figli, quindi la mamma lo chiama e lo invita a svegliare i fratellini piu’ piccoli: promette loro un lungo viaggio, molto bello e avventuroso. Ma il viaggio si rivela soprattutto disagevole e faticoso, all’interno di un grande autobus che trasporta persone stipate come bestiame. I fratellini piangono, ma Nadir, gia’ maturo e molto diligente, e’ sempre sorridente, racconta loro una storiella e lin rincuora con una canzoncina: il viaggio e’ quasi finito.
E’ gia’ il crepuscolo in effetti, quando Nadir vede la madre prendere i fratellini piu’ piccoli e consegnarli insieme ad una donna, dopo aver a lungo patteggiato, sull’uscio di un orfanatrofio: non puo’ piu’ occuparsene, prega la donna che lo faccia l’istituto al suo posto. Nadir rimane sul bus. Silenzioso, pare perso nei suoi pensieri. In realta’, ora che non ci sono piu’ i fratellini da allietare, i suoi occhioni sanno di muta rassegnazione.
Arriva poi il suo turno: a cosa e’ servito dimostrarsi piu’ maturo e malleabile? Chi puo’ dirlo? Forse solo ad essere abbandonato da solo nell’istituto successivo.
Colpiscono molto due aspetti: non si sa se Nirin non batta ciglio e non domandi spiegazioni perche’ giä conosceva la destinazione del viaggio; o semplicemente, perche’ e’ cosciente che accettare sia l’unica scelta possibile. Ma, soprattutto, il suo incamminarsi per mano con la responsabile, stringe il cuore: non un ultimo saluto con la sua mamma, non un abbraccio, Nirin non si volta indietro. La sua vita e’ un viaggio, e’ proibito indugiare o porsi domande.
Complimenti al piccolo attore che senza difficolta’, ha reso efficacemente la testimonianza della vita nel suo mondo.
“DUALE”, Italia, 2016.
Molto di ancestrale, nei duelli che si svolgono tra la giovanissima Elisa, la protagonista, e la sua rivale di sempre. Fa da sfondo la lotta per aggiudicarsi il podio nelle gare di scherma. A turbare di piu’ la ragazza, non e’ solo la possibilita’ di perdere la qualifica, gia’ di per se un vero incubo per lei; ma piuttosto, il dover dimostrare ad ogni costo di essere la migliore rispetto all’altra. La trama, scarna, culmina in un duello finale, che si svolge in privato fra le due. Elisa era stata chiara: chi avrebbe perso, avrebbe dovuto rinunciare a tutto. Per battersi, propone all’altra delle vere spade, in grado di ferire, e una disputa scevre da qualunque protezione. Complice forse la paura di ferirsi, presto Elisa ha la meglio e dopo aver vinto, lascia l’antagonista a terra, ferita da un’umiliazione finale.
Una storia molto “fisica” in ogni suo aspetto, dove lo sport e’ raccontato come metafora di sopravvivenza e di lotta per la salvezza.
Nel pomeriggio di sabato, e’ stato anche possibile assistere alla proiezione dei corti prodotti nel merito dell’atelier di castellinaria “Si gira!”. I corti hanno ricevuto i rispettivi premi. Fra gli altri, di spicco una storia contro il razzismo.
In aggiunta, la proiezione di alcuni fuoriconcorso, autoprodotti dalle scuole del Canton Ticino, come “Ciack si gira!”, ossia un divertente mini musical, che vede protagonisti i giovani del C’entro Giovani della Valle di Blenio.
I Film.
“BOZZETTO MA NON TROPPO”, documentario, Italia, 2016.
Bruno Bozzetto e’ il celebre autore di tanti soggetti per film d’animazione, dove lo jumor accompagna attente riflessioni sulla condizione umana e i comportamenti spesso folli degli uomini. Il tutto, riprodotto in esilaranti e dissacranti immagini: “Cos’e’ un disegno? Un’idea con una linea intorno”. Suoi sono personaggi rimasti impressi nella memoria storica della televisione, come “il Signor Rossi”, “Hero” e molti altri.
Non da meno, conduce al poetico amore per quegli uomini meno eroici, anonimi protagonisti della vita di ogni giorno. Bozzetto racconta anche molto di se’, della propria famiglia e della sua vita.
Sul palco di Castellinaria ha ricevuto anche un premio.
“FAI BEI SOGNI”, iTALIA/fRANCIA, 2016.
Ispirato all’omonimo romanzo autobiografico di Massimo Gramellini, racconta le vicissitudini di un giornalista che, persa la mamma da piccolo, ha dovuto far fronte da solo all’incapacita’ degli adulti, il padre in primis, di spiegargli il vero motivo della scomparsa improvvisa della mamma, che tanto amava, e di sostenerlo nell’elaborazione del lutto. Il piccolo Massimo diventera’ un adulto ipocondriaco e incapace di creare relazioni stabili, fino alla comparsa nella sua vita di una dolce dottoressa della quale si innamorera’.
Monica Mazzei
addetta stampa eventi ETiCinforma.ch
I PALMARES DI CASTELLINARIA 2016.
E’ possibile consultare la lista dei premi attribuiti per la 29a edizione, al seguente link del sito ufficiale di Castellinaria:
http://www.castellinaria.ch/PALMARES-2016/EN-ae1cb900