Se andate in farmacia, e chiedete come da ricetta un farmaco originale, il farmacista ha l’obbligo, non solo morale, di consigliare lo stesso prodotto ma generico. Costa meno e ha lo stesso effetto. Ora ci chiediamo come mai un farmaco originale costa una confezione fr 84,80 e proprio perché originale all’assicurato viene chiesta la partecipazione del 20%, quando il generico costa il 16% in meno e all’assicurato viene chiesta una partecipazione del 10%. Poi alla domanda come mai i dottori non fanno ricette di prodotti generici, a meno che il cliente insiste, la risposta è lapalissiana: se ne fregano. Dietro questa risposta si nascondono tanti temi, tra cui i viaggetti, che si chiamano seminari di lavoro nelle più belle città d’Europa tutto pagato dalle ditte farmaceutiche, e altri vantaggi più o meno diretti o indiretti. Naturalmente in questo caso viene aggirato sia il cliente che l’assicurazione cassa malattia. Non sarebbe ora di iniziare a sanzionare i medici che fanno ricette con prodotti originali quando esistono i generici? Dopo queste nostre osservazioni apprendiamo da fonti ufficiali che il primo trimestre 2016 a visto un aumento delle spese sanitarie dell’ 8% rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente, contro le previsioni degli stessi assicuratori che parlavano di un aumento dell’2%. In questo sistema i medici prestano il fianco alle assicurazioni per giustificare gli aumenti che a nostro avviso sono ingiustificabili. Ma il sistema è questo e nessuno sembra volerlo modificare, che faccia comodo a tutti, alla fine sono sempre gli assicurati a dover pagare… (ETC/rb)