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Mar
8
Sab
Anticipazioni Sul 24°festival internazionale La donna crea Dall’8 marzo al 27 aprile @ Locarnese
Mar 8–Apr 27 giorno intero

Dall’8 marzo al 27 aprile 2025
24° Festival internazionale La Donna crea
La donna crea non è una rassegna di e per sole donne, in scena e dietro le quinte ci
sono anche gli uomini. Quello che desideriamo mettere in luce è il lavoro creativo
oltre che delle attrici, di autrici, registe, compositrici, scenografe. Per interagire col
pubblico nel mondo complesso dell’oggi le artiste hanno imparato a destrutturare e
ridisegnare la realtà, per condividerne con gioia anche gli aspetti più misteriosi,
assurdi, intimi.

il 24° festival internazionale La donna crea, che propone spettacoli musicali creati e interpretati
da donne, di cui numerosi ad entrata libera.
La serata di apertura l’8 marzo alla Sala Congressi di Muralto ore 18.30 prevede l’incontro con la
musicista e compositrice Kety Fusco, definita dallo Swiss Live Talents la regina dell’arpa elettrica, a
cura della giornalista Patricia Barbetti. Kety scompone lo strumento femminile per eccellenza,
l’arpa, per cercarne l’essenza, il suono nascosto. Kety intraprende un percorso visionario,
costruendo un ponte tra passato e futuro, per adattarsi ad un mondo dove l’aria che respiriamo, il
ritmo delle nostre vite e la tecnologia ridefiniscono ogni aspetto del’esistenza. Segue cena della
donna al Bar Incontro, prenotazione 078 791 60 36.
Durante due mesi numerosi spettacoli e un workshop di canto, con artiste provenienti da Ticino,
Italia, Georgia, Germania e Inghilterra, allieteranno il pubblico in sei, tra sale e teatri-tenda del
Locarnese.
Il 14 marzo a Locarno, Cambusa Teatro, ore 20.30: TU: TU: Anteprima dalla Germania, con tre
personaggi grotteschi, maschere e percussioni, ispirati a Franz Kafka.
Il 20 marzo a Losone, Tenda bianca ore 18.00: I musicanti di Brema, teatro musicale per tutti:
asino cane, gatto e gallo partono alla ricerca della libertà con la Compagnia Nicole & Martin.
Il 29 marzo a Locarno Teatro dei Fauni, ore 20,30, un’eccezione per La donna crea, un gruppo
eccezionale di uomini, cantanti e strumentisti di musica popolare: Canta l’anima della Georgia
preceduto da un workshop di danze tradizionali.
Il 5 aprile Tenero Oratorio ore 20.30: No tu No, omaggio a Enzo Jannacci con Egidia Bruno
ed Emanuele Nidi al piano; racconti e canzoni anche meno note del cantautore Milanese.
Dal 16 al 27 aprile Locarno, al Prato al Lido nella tenda della compagnia Pas de Deux Tracce di
fantasia www.tracce-di-fantasia.ch: il nuovo festival con 16 tra spettacoli e concerti per tutte le
età, proposti da diversi gruppi della regione, per allietare le vacanze di Pasqua.
Osa! è un’associazione di artisti indipendenti del Locarnese composta da: Santuzza Oberholzer,
Oskar Boldre, Patricia Barbetti, Eloisa Vacchini, Martin Bartelt.
Informazioni e prenotazioni: tel. 076 280 96 90, e-mail:info@organicosceaartistica.ch
Web www.organicoscenaartistica.ch

Apr
11
Ven
Mostra “Make Do with Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese”; Mendrisio 11 apr – 5 ott 2025 @ Mendrisio, Teatro dell'architettura
Apr 11–Ott 5 giorno intero

Il Teatro dell’architettura Mendrisio (TAM) dell’Università della Svizzera italiana (USI) è lieto di presentare la mostra “Make Do with Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese”.

L’esposizione, visitabile dal 11 aprile 2025 al 5 ottobre 2025, esplora le idee e i progetti di una nuova generazione di architetti e urbanisti giapponesi che hanno iniziato la loro carriera dopo il terremoto del 2011 e il disastro di Fukushima. Trasformando la loro posizione marginale in un punto di forza, questi giovani architetti hanno sviluppato pratiche critiche, ecologiche e sociali, dimostrando che è possibile “adattarsi” in maniera creativa grazie all’uso di risorse limitate, operando sul patrimonio edilizio esistente, anche con materiali rigenerati. Lontani dall’immagine tradizionale dell’architetto-autore, stanno ridefinendo la professione con un approccio sociale e critico.

In preludio alla mostra, l’Accademia di architettura propone, dal 20 febbraio al 10 aprile 2025, una rassegna di cinque conferenze pubbliche di altrettanti studi di architettura attivi nel Giappone di oggi, i cui progetti saranno presentati in mostra.

L’ultimo incontro della rassegna, in programma il 10 aprile 2025 alle ore 18.30, coinciderà con l’inaugurazione pubblica di “Make Do with Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese”.

LA MOSTRA

“Make Do with Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese” presenta le idee e i progetti di una nuova generazione di architetti e urbanisti che operano in Giappone. Nati tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Novanta, questi architetti hanno intrapreso la carriera professionale dopo il grande terremoto del 2011 che devastò le regioni orientali del Paese e provocò il disastro nucleare di Fukushima. È una generazione, la loro, che deve fare i conti con una serie di problemi urgenti che affliggono il Giappone, tra cui il calo demografico, l’invecchiamento della popolazione, e lo svuotamento delle campagne; il crescente aumento di case vuote in tutta la nazione; uno sviluppo urbano dominato dalla logica del profitto, spesso senza il coinvolgimento degli architetti; un’economia stagnante e, naturalmente, la crisi climatica globale.

Tuttavia, anziché arrendersi alle difficoltà, molti di questi architetti hanno scelto di affrontare le sfide con determinazione. Trasformando la loro posizione marginale in un punto di forza, hanno sviluppato una serie di pratiche critiche, ecologiche e sociali, per dimostrare che è possibile «adattarsi» utilizzando risorse limitate, materiali di recupero e strutture già esistenti. In netto contrasto con le linee pulite e gli spazi minimalisti tipicamente associati all’architettura giapponese contemporanea, i loro progetti adottano una visione estetica decisamente differente, che non teme di accogliere l’imperfezione. Lavorando dalle periferie, sfruttando le lacune del sistema o assumendosi compiti un tempo sottovalutati, questi professionisti stanno ridefinendo il loro ruolo discostandosi radicalmente dall’immagine tradizionale dell’architetto-autore.

Gli orientamenti che emergono dal panorama dell’architettura nipponica sono un fenomeno tutt’altro che marginale; al contrario rivestono un’importanza cruciale in un mondo che si sta confrontando con la fine del paradigma della crescita costante. In questo senso, l’approccio giapponese offre un contributo notevole alla discussione globale, dimostrando che «adattarsi» non implica affatto una mancanza, ma al contrario può dare vita a una straordinaria creatività, capace di rivelare che ciò che già possediamo è più che sufficiente.