AVS il tema caldo di questi giorni. Ecco allora che i politici le sparano grosse, tutto per non inimicarsi gli elettori. Ne abbiamo sentite di ogni dove, di gente che dice che bisognava opporsi alle 13esima mensilità AVS perche’ i giovani non devono pagare la quiescenza degli anziani. I particolare i partiti di destra, quella destra dura che ai tempi era vicino al mondo rurale e che oggi e’ unicamente la rappresentanza dei ricchi ad ogni costo. Ci troviamo anche i giovani liberali che addirittura propongono niente 13 esima mensilità e innalzamento dell’età pensionabile. Insomma con lo spauracchio del “non ci sono i soldi” tutti contro ai pensionati, dimenticandosi che con il loro lavoro, 12/13 ore al giorno, hanno creato le basi del benessere, apparente forse, di oggi. I soldi ci sono e eventualmente si vanno a prendere laddove si puo’. I politici parlano di visione 2030 dopo di allora saranno problemi, ma nessun politico dice apertamente e con chiarezza che l’AVS va finanziata anche con trattenute sui salari. Non lo dicono e lo sanno, preferiscono parlare di aumentare l’IVA, che colpirà tutti indistintamente sui generi di prima di necessità. Che i politici, in particolare quelli che da oltre un ventennio ci descrivono una situazione economica catastrofica, ogni anno poi smentita con conti in pareggio o in attivo, non abbiano il coraggio di dire le cose come stanno, ci fa molta specie e ci ha fatto perdere completamente la fiducia nei nostri rappresentanti, che chiamarli “nostri” e’ quasi uno sproloquio . Per i politici e’ meglio non dire la verità, sacro e santa, per evitare di perdere la loro poltrona. Personalmente sono convinto che se trovo il politico che mi dice apertamente la situazione (comprovata, non con illazioni come fanno molti) trova in me un suo sostenitore, perche’ alla fine apprezzo che mi descrive la situazione reale. Non dire le cose o tergiversare sulla verità, quella oggettiva non quella paventata (vedi decreto Morisoli, la bufala del nuovo secolo, in cui molti ci sono cascati come polli e ora si lamentano) e’ un atto di codardia che non meritiamo come popolo e chi ha questi atteggiamenti dovrebbe avere l’onestà intellettuale di dimettersi perche’ non adeguato al compito per cui e’ stato eletto (probabilmente troveremmo pochissime persone in grado di rappresentarci) . E come mi sottolineava un politico l’altro giorno per difendere la sua poltrona, “troppo facile criticare, noi ci mettiamo a disposizione”, omettendo un dettaglio; e’ vero che si mettono a disposizione, certo, per difendere le loro classi di interessi e come si chiamano oggi le varie Lobby che comandano l’economia e dunque la politica stessa.
Diciamolo dunque apertamente che per sanare i conti dell’AVS non bastano piu’ i cerottini che i politici ci paventano, dicendo essere indolori, no, per sanare l’AVS si deve intervenire con finanziamenti diretti sugli stipendi, anche su chi già riceve la AVS, sempre ammesso che questi pensionati fruiscono anche del 2 ed eventualmente del 3 pilastro.
Tutti noi ci rendiamo conto che l’AVS era stata introdotta sulla base dei lavoratori che finanziavano chi arrivava in pensione, ad oggi ci sono meno lavoratori (troppi in assistenza), la speranza di vita si e’ allungata di molto e ad oggi dunque i soldi trattenuti sugli stipendi non riusciranno a breve a coprire le necessità dell’AVS. Ma che ce lo dicano apertamente; per evitare che le trattenute diventino troppo onerose per quei pochi che ancora lavorano bisognerà andare a riscuotere soldi presso banche ed istituti assicurativi che fanno utili miliardari da una parte e contenere alcune spese che stanno diventando ridicolmente alte in campi in cui non possiamo permettercelo; militari, aiuti al terzo mondo, aiuti ai popoli in guerra, sostentamento di istituzioni inutili come ONU, NATO, Europa e via dicendo. Questo non significa che la Svizzera non deva dare una mano ai popoli in difficoltà, pero’ significa che i nostri politici devono prima sincerarsi che gli Svizzeri abbiano di che vivere ocn dignità e poi se del caso aiuteremo gli altri.