L’APM – Associazione per un Piano di Magadino a misura d’uomo ha recentemente scritto al Consiglio di Stato ed al Gran Consiglio chiedendo a che punto è la pratica per la messa in stato di legalità dell’attività della Compodino SA che da decenni opera nell’illegalità su un terreno agricolo del Piano di Magadino.
In questo contesto si ricorda che in data 18 gennaio 2019 il Gran Consiglio (GC), adottando le conclusioni del Rapporto della Commissione speciale per la pianificazione del territorio sul messaggio 7524 del 18 aprile 2018 concernente l’approvazione del Piano di Utilizzazione Cantonale del Parco del Piano di Magadino, varianti Impianto di compostaggio d’importanza sovracomunale in località Pizzante, con esame dell’impatto sull’ambiente e stanziamento di un credito di 1’000’000.- franchi per la sua attuazione, aveva preso la seguente decisione:
si invita il Consiglio di Stato ad attivarsi affinché si possa trovare una soluzione alternativa alla proposta contenuta nel messaggio oggetto del presente rapporto e a fare in modo che l’attività della Compodino SA debba cessare entro e non oltre 5 anni con una dismissione graduale dell’attività e la conseguente bonifica dell’area attualmente occupata e utilizzata per le proprie lavorazioni. Inoltre le altre piazze di compostaggio attualmente non a norma a livello pianificatorio devono essere messe in regola.
Essendo nel frattempo passati più di due anni, l’APM chiede al CdS:
– quali sono le misure finora intraprese per adempiere all’obiettivo fissato dal GC?
– a che punto si trova la pratica per la cessazione delle attività in questione?
L’APM ritiene che sia ora di dare finalmente termine a un insediamento che da troppo tempo occupa abusivamente un territorio riservato all’agricoltura e che da anni con le ben note ‘puzze’ disturba gli abitanti della zona.
Per informazioni potete rivolgervi a:
Sito web: http://www.apmagadino.ch/