Diego Erba ha esordito di fronte ai media comunicando le difficoltà economiche in cui si dibatte il Teatro di Locarno e solo dopo conferma da parte della Fondazione della cultura di Locarno, rappreentata dalla presidente Renata Broggini, le nubi si sono dipanate e per i prossimi 4 anni dovrebe esserci il cielo sereno. Un appello è stato fatto alla città di Locarno di voler essere maggiormente sensibile verso chi propone cultura di alto livello, in quanto il contributo versato a detta dei promotori del Teatro di Locarno è molto, forse troppo modesto. I numeri dimostrano come il Teatro a Locarno è vissuto in maniera partecipativa; oltre 500 abbonati con una presenza agli spettacoli di almeno 80% dei posti a disposizione. Partecipativa abbiamo scritto; la seconda serata, prima dello spettcolo gli attori sono a disposizione del pubblico cosa rara, ma apprezzatissima dai fedeli abbonati e non solo. Un’altra prerogativa del Teatro di Locarno è dare opportunità alle scuole di assistere a Teatro. In collaborazione con i vari maestri e tenendo presente degli allievi che vi partecipano, di comune accordo vengono proposti gratuitamente degli spettacoli. Ben 2500 gli allievi che hanno visto spettacoli nella passata edizione. E’ chiesto, non fatto obbligo, agli allievi delle scuole medie o di ordini superiori di recensire gli spettacoli a cui assistono: ogni recensione viene pubblicata sul sito del Teatro e a detta del direttore Crivellaro, il livello delle recensioni è di ottima fattura. Le tre migliori recensioni vengono a fine stagione premiate. Il Teatro mette anche a disposizione degli alunni 30 biglietti gratuiti per asisstere agli spettacoli serali. Per legare e entrare in sinergia con il proprio pubblico, ogni due anni viene inviato un questionario agli abbonati, che rientra con le risposte da almeno la metà degli abbonati. Vi sono le suggestioni, gli apprezzamenti e anche osservazioni costruttive. Questo strumento è importante per essere sempre più vicini al pubblico e proporre spettacoli graditi. Il successo è garantito tanto che questa stagione è la 28esima.
Qui di seguito il comunicato ufficiale:
E’ aperta la campagna abbonamenti per la stagione di prosa 17 – 18 del Teatro di Locarno. Dieci titoli per venti serate da ottobre ad aprile, compongono il cartellone disegnato dal direttore artistico Paolo Crivellaro, che ha presentato la stagione martedì 13 giugno insieme a Diego Erba Presidente dell’“Associazione Amici del Teatro di Locarno“.
Una stagione che coniuga sapientemente divertimento, tradizione, innovazione e grandi nomi della scena. Per la prima volta a Locarno, Serena Autieri in una grande prova d’attrice interpreterà lo spettacolo musical “Diana & Lady D” a distanza di 20 anni dall’incidente che tolse la vita alla principessa “triste”. Con Il teatro di Eduardo De Filippo l’amara e splendida “Filumena Marturano”, con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses raccontata da Liliana Cavani celebre regista cinematografica. Fabrizio Bentivoglio – il grande attore amato dai più noti registi cinematografici, e forte di una solida esperienza teatrale – in scena per la prima volta sul palcoscenico di Locarno è il protagonista de “L’ora di ricevimento”. Ed il suo non è il solo nome eccellente in locandina, basti notare che la drammaturgia è di Stefano Massini – fra gli autori europei oggi più quotati – e la regia porta l’autorevole firma di Michele Placido. Massimo De Francovich, uno degli interpreti più intensi e carismatici della scena italiana, sarà “Mr. Grenn” uno spettacolo tradotto in venticinque lingue e rappresentato in 65 paesi del mondo. Per divertirsi “Le prènom” rappresentato a Parigi nel 2010, lo spettacolo ottenne sei nomination al Prix Molière dell’anno seguente con la storia di quarantenni a confronto tra colpi di scena, battute comiche, amicizia, rancori, e legami profondi. Sul filo dell’ironia “Bad and breakfast” interpretato dagli attori di “Peperoni difficili”, grande successo della penultima stagione, con Anna Della Rosa e “Rosalyn” storia brillante interpretata da Marina Massironi e Alessandra Faiella dirette da Serena Sinigaglia. Lo sguardo alla prosa classica vede “Misura per misura “dove si evidenzia la contemporaneità di William Shakespeare, lo spettacolo segna il ritorno a Locarno di Jurij Ferrini protagonista che firma anche adattamento e regia. Sullo stesso filone anche “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni nell’interpretazione di Francesca Inaudi e Giuseppe Zeno. Altro ritorno sarà quello di Umberto Orsini in scena con Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice ad affrontare le curve della più sottile e sfumata riflessione filosofica in “Copenaghen”. A fianco del cartellone di prosa, è riproposto il ciclo “Ridi con noi” con: Maria Cassi, Gioele Dix. Continueranno gli incontri tra attori e pubblico alla Biblioteca Cantonale di Palazzo Morettini, il concorso di “critica teatrale” per gli studenti e altre iniziative collaterali.
Immutato il prezzo dell’abbonamento a fr. 320,00 per undici spettacoli (compreso lo spettacolo a fine stagione riservato agli abbonati), prevendita in corso.
Info sul sito www.teatrodilocarno.ch e al numero 0917561093 (mattino).