Inutile piangere sul latte versato. Fino che ci mettiamo nelle mani di un allenatore che non è in grado di creare un gruppo, Lugano insegna, dopo due partite due sconfitte, 2 punti conquistati e 4 punti persi contro le più deboli del mondiale. Questo mondiale sembra già perso anche perché ora le partite che arrivano saranno tutte più difficili. Vi è solo un atto da compiere per cercare di salvare capra e cavoli per arrivare l’obbiettivo dichiarato, i quarti. Di regola paga il direttore tecnico questi fallimenti sportivi, esonerarlo subito e sperare nella scossa, perché i giocatori ci sono ma devono essere plasmati e coccolati e non strigliati o castigati con i metodi conosciuti da Fischer che hanno portato a livello di club il Lugano all’ultimo posto in campionato. Nella nazionale si stà rivivendo lo stesso dramma, con la differenza che ora con questa direzione tecnica si rischia addirittura di lottare contro la relegazione!
Domani pausa, poi Danimarca e Lettonia, due squadre sulla carta da battere, ma abbiamo visto con queste due squadre deboli cosa si è riusciti a combinare. Speriamo veramente che i giocatori prendano in mano loro la partita e portino questa Nazionale ai posti che le copete, dimenticando la direzione e le indicazioni dell’allenatore. Cosa strana poi, che abbiamo tre allenatori alla transenna, segno che neppure i quadri federativi si fidavano di mettere solo un allenatore e proprio quello esonerato dal Lugano.
Accendiamo un cero e speriamo in bene