Caduta l’imbattibilità dell’Ambri e della nuova pista ai danni dei campioni svizzeri dello Zugo. L’Ambri ha fatto gioco alla pari per 40 minuti contro i campioni per subire poi una ete in superiorità numerica e il 4 gol su erroraccio della difesa. Lo Zugo non è squadra che non castiga ogni minima imprecisione e così è stato. Negli ultimi dieci minuti l’Ambri non ci ha più creduto e lo Zugo ha controllato la partita, dall’alto di una innegabile superiore classe di talento.
A Lugano ben storia diversa. Cercasi stranieri e bel gioco. Nulla è funzionato e non hanno timbrato il cartellino gli stranieri assolutamente inutili al gioco di squadra. Il solo Fazzini ha inserito il turbo ma da solo non può certo vincere le partite. Il Bienne, con la dobbietta del suo ex Brunner ha dimostrato solidità, concretezza e anche una certa cattiveria sportiva tanto da legittimare senza ombra di dubbio la vittoria. Questo Lugano dopo 4 partite non ha dimostrato nulla e senza gioco non si può pretendere di vincere le partite. Assolutamente urge una strigliata di quelle forti per svegliare dal torpore molti giocatori che pensano di essere in ferie. Anche per una questione di rispetto verso i tifosi.