Organizzato da GastroLugano e dal suo presidentissimo Daniele Meni, trasferta direzione Gruyere per una due giorni (12 e 13 settembre 2016) di allegria in compagnia con alcune visite interessanti e momenti anche ufficiali di scambio di saluti tra GastroLugano e GastroFriborgo.
Fondue in terrazza dall’amico Jordan, titolare di Gruyere Tradiction, ad una temperatura esterna di ca. 28 gradi, ma areato e per cui sopportabilissima. Abbiamo un po’ tutti esagerato nella prima tappa culinaria in considerazione della bontà di quanto servitoci in tavola. A finire la tipica e classica meringa con la doppia panna e lamponi.
Dopo aver visitato il piccolo paesino della Gruyere con il suo castello e qualche museo eccoci immersi nell’oro marrone; la Maison de Cailler a Broc, una decina di chilometri con il bus della sempre professionale ditta Marchetti di Airolo. La storia di personaggi privati con il senso dell’imprenditorialità che hanno fatto della cioccolata la loro ragione di vita, rendendo grande una Nazione citata al mondo come la nazione per eccellenza della cioccolata. Tantissimi visitatori, molti turisti e un paese che se non ci fosse stata questa idea geniale sarebbe assolutamente anonimo. Ecco come valorizzare la bellezza del territorio, legandola alla storia e ad avventure straordinarie di nostri concittadini e voilà il turismo è servito su un piatto d’argento.
Come contorno metti pure la gentilezza del personale addetto, come anche in ogni ristorante il sorriso spontaneo del personale e la soluzione al turismo prende una svolta decisiva e favorevole. La sera, dopo aver preso le camere in albergo e rinfrescati ecco un aperitivo con cena al Café du Gothard”, dove titolare è la presidente di GastroFriborgo. Dinamica, allegra e gentilissima la signora Muriel Hauser ha ricevuto un gagliardetto ricordo da parte del presidente Daniele Meni. Cena tradizionale con il menu “de la Bénichon” caratteristico menu dei prodotti contadini alla fine dell’estate. Una squisitezza con due piatti caratteristici o il giambone caldo o il salmi di agnello, ma entrambi i piatti di una delicatezza culinaria straordinaria. Per finire un buon semifreddo con la solita leggera (!) doppia panna. Ambiente stupendo, personale simpaticissimo tanto da aver fatto le ore piccine in un ambiente allegro e fantastico. Il girono dopo non poteva mancare la vista al World Chaplin Museo di Corsier.
Il grande Chaplin, dove ha vissuto è presente in ogni locale, in ogni scena, un museo dove si profuma ancora di quei messaggi di pace che Chaplin usava lanciare nei sui film che di certo facevano ridere ma erano messaggi straordinari per un mondo migliore e di pace. Purtroppo il mondo, e lo stiamo vivendo noi contemporanei, stà prendendo quella brutta direzione che Chaplin già mezzo secolo fa aveva predetto se non si sarebbe riusciti a cambiare la visione della vita globale delle genti.
Da quello che assistiamo non abbiamo cambiato questa visione e lo spettacolo ai nostri giorni del mondo è di certo poco edificante. Una vista a Montreau e rientro passando da Martigny con una piccola degustazione di liquori tipici della regione vallesana.
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Tutte le fotografie digitali possono essere richiesta a Alessandro Pesce di GastroTicino al seguente indirizzo di posta elettronica: alessandro.pescepr@gmail.com