La macchina organizzativa risponde al nome di Rocco Lettieri, che con la sua esperienza ha organizzato il Gala Garda Doc a Lugano, alla presenza delle massime rappresentanze del Consorzio Garda Doc. Tantissimi operatori gastronomi e gente di mestiere che del vino ne ha fatto non solo una passione ma un lavoro, alla degustazione di dieci vini di eccellenza.
Qualche cifra: 22 milioni di bottiglie di vino vendute nel mondo con 31’100 ettari di territorio. Cifre che danno la fotografia dell’importanza della regione vinicola del Garda. La quantità è supportata dalla qualità del vino che abbiamo degustato nel pomeriggio: 3 bollicine, 4 bianchi e 3 rossi. Un’esaltazione di emozione, sottolineata anche dalla passione dei relatori. Il presidente del Consorzio Paolo Fiorini, il suo direttore e i produttori presenti in sala. Ora ci apprestiamo, per alcuni intimi, ad una cenetta dove saranno abbinati i vari vini che nel pomeriggio abbiamo degustato.
Di sicuro un grande esempio di amore per la terra, per i frutti della terra e per il buon vino che non è solo vino ma qualcosa di vivo che vive ogni giorno.
La serata si è poi conclusa con una cena di altissimo livello emozionale, accompagnata dai vari vini GARA DOC, dove parlando con i produttori si percepisce lentusiasmo nel proprio lavoro e l’amore per la terra che regala, dopo il duro lavoro, dei frutti miracolosi. Questi nettari sono di una straordinaria corposità e morbidezza, che innamorarsene non è difficile. Ci si arriva immediatamente e sorso dopo sorso ci si immagina il lavoro e le mani dei produttori che con il loro amore non possono che produrre un vino di eccellenza conosciuto in tutto il mondo. Chi non ha mai sorseggiato come aperitivo il LUGANA?
Dopo la degustazione è difficile emettere un giudizio razionale, anche perché é molto personale. Nei spumanti mi ha colpito il SPUMANTE GARDA DOC BRUT PINK di Pratello, nei bianchi le maggiori emozioni sono arrivate dal GARDA PINOT GRIGIO della cantina Castelnuovo mentre nei rossi decisamente ci ha aperto il cuore il GARDA CABERNET SAUVIGNON SANTA CRISTINA della cantina Zanato. Sono impressioni personali, e sappiamo tutti che il vino muta, in base a tanti fattori e non da ultimo alle emozioni del momento.
Nella foto ETC in alto: Rocco Lettieri al centro, sulla destra il presidente del Consorzio Fiorini Paolo e sulla sinistra il direttore del Consorzio. Altre foto dell’evento sempre by ETC/Bosia