Stiamo vivendo le leggende metropolitane con una politica che non sa come comportarsi, supportata da alcuni medici con notizie poco chiare. Dobbiamo dire alla gente che i focolai nascono per la maggior parte dei casi nelle famiglie e non nelle scuole o in grandi eventi o nei ristoranti. Limitare orari di apertura nei ristoranti con le direttive odierne che sono delle autentiche pagliacciate, avranno un solo effetto: la chiusura dei ristoranti delle valli e di quelle strutture piccole che non hanno i mezzi per far fronte a nuove limitazioni del proprio raggio di competenza e in ultima analisi a chiusure. I grandi gruppi, e magari dietro le direttive di governanti, vi stanno proprio interessi specifici, resisteranno e cercano di influenzare i politici per fare una pulizia di “piccoli concorrenti”. La storiella il pesce grande che mangia il pesce piccolo è ancora di estrema attualità. Ci stanno portando ad avere paura di tutto, ansia ecc. Devono smetterla di giocare con la comunicazione della paura e devono dire alla gente come stanno le cose. Dobbiamo trovare un modo di vivere, tutti, tale da evitare situazioni drammatiche. La storiella del vaccino fra due mesi, lo sappiamo tutti che non è verità e la pandemia, ammesso che sia tale, dilagherà. Stessi effetti stessa storia con l’influenza, ma non ci sembra che l’influenza susciti l’interesse di alcuni, sebbene molto più infettiva in numeri di soggetti del Covid. Invece di limitare gli orari di apertura dei vari commerci e ristoranti, dovrebbero essere estesi per permettere la frequenza di clienti diluita nel tempo ed evitare il più possibile assembramenti.
Il virus è sfuggito di mano grazie alla poca chiarezza fatta tra specialisti e politici che hanno voluto imporre direttive restrittive e chiusure totali che hanno peggiorato la situazione esistenziale delle persone. Mi metto nei panni del personale sanitario che si vede nuovamente frustrato verso una lotta unica al virus, lasciando perdere le altre molte patologie, di cui sembra non se ne parli più ma che mietono un numero di vittime ben maggiore del Covid stesso.
Il linguaggio “bellico” dei nostri governanti e di alcuni dottori ingaggiati dagli stessi, è pericoloso, e foriere di maggiori danni sulle persone; penso a danni psicologici, a danni di ansia, a fallimenti con padroni di piccole attività che valuteranno soluzioni estreme e a tante altre conseguenze che ci renderanno tutti schiavi di un modo ignobile di vivere questa vita, tanto da chiederci che senso ha tutto questo. A quel momento, e ci stiamo arrivando molto presto, saranno i governanti e quei medici irresponsabili che ci hanno terrorizzato mostrandoci cifre statistiche che dovrebbero essere interpretate e non sbattute in faccia con un’arroganza indefinibile, ebbene loro dovranno assumersi la responsabilità di questo scenario apocalittico, al quale ci hanno condotto senza titubanze.
Torno a ripetere che vanno rispettate alcune disposizioni, quelle normali e logiche del buon vivere: mantenere le distanze sociali, lavarsi e disinfettarsi spesso le mani ed eventualmente tenere la mascherina se non vi sono le distanze.
L’esempio più eclatante è colpire i ristoratori, dare a loro colpe che non hanno, quando le autorità non sono in grado di verificare il rispetto della legge e colpire con ammende severe gli assembramenti superiori a quelli consentiti. Spesso questi ristoratori sono attività famigliari che hanno investito tutti i loro averi per poter lavorare e vivere e dare da vivere ai loro dipendenti. Ai ristoratori si è chiesto di investire nella sicurezza, parecchi soldi, in un momento difficile. Si sono adeguati e due settimane dopo i governanti nuovamente cambiano le regole del gioco, vanificando gli investimenti pagati dagli imprenditori privati. Ma pensate che mettere la mascherina in entrata nel ristorante e poi levarla al tavolo con gente che non si conosce sia veramente un mezzo per combattere il virus: è una assoluta ed emerita minchiata. Vogliamo una volta verificare se magari non sono i governanti che non sapendo cosa fare, emettono direttive folli, mettendo in difficoltà i piccoli imprenditori, portandoli al lastrico…
Siamo stufi, come piccoli imprenditori, di essere in balia di gente che non ha mai investito un franco di loro, che hanno redditi elevatissimi (anzi se li sono aumentati), e che decidono con parametri statalisti che sono ben diversi da quelli privati. L’imprenditore se investe un franco deve ottenerne almeno 5 e se non ne ottiene 5, non può aumentare i prezzi come fa lo Stato con le tasse, ma chiude !
Chiediamo veramente che chi deve decidere il nostro futuro lo faccia con competenza e coscienza di causa, consultando specialisti in economia e in sanità, non quelli stipendiati dallo Stato che diranno cosa i Governanti si aspettano di sentire, ma consulenti seri e affermati che non siano legati a doppia mandatae in nessuna maniera con lo Stato.
Forse questo è sognare, ma chi ha figli pensa al futuro e vorrebbe un futuro diverso ma responsabile e compatibile con la vita stessa e le gioie che da essa ne devono conseguire.
ETC/rb