Martedi 1 dicembre il Consiglio agli Stati prenderà posizione sul tema citato in apertura, votato dal Nazionale il 18 giugno scorso.
La Commissione Affari Giuridici consiglia una modifica a quanto votato dal Nazionale per quanto concerne la filiazione e la genitorialtà per le coppie lesbiche.
In sintesi quanto votato dal Nazionale concedergli loro il diritto tramite inseminazione artificiale di avere un figlio in comune e di negargli l’influenza maschile durante la sua crescita psico fisica.
Diritto sancito dalla Carta dei diritti del fanciullo dell’ONU sottoscritta anche dalla Svizzera
Agna al proposito ha seri dubbi che così facendo si tuteli il bene dei minori, e nel giugno scorso li ha comunicati alla Commissione Affari Giuridici del Consiglio agli Stati, con l’invito di approfondire l’aspetto.
Cosa che effettivamente la Commissione ha fatto, tant’è che propone l’introduzione di un nuovo articol, il 255a e lo stralcio dell’articolo 259a
Così il diritto del bambino di conoscere la sua discendenza è meglio garantito, ma del rispetto dell’articolo 7 della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1999 che dice «il fanciullo ha diritto a conoscere i suoi genitori e ad essere allevato da essi» nonc’è traccia.
E per AGNA questo non è affatto buono.
Per questo motivi abbiamo trasmesso la lettera all’egata a tutti i membri del Consiglio agli Stati in previsione della trattazione dell’iniziativa parlamentare citata in apertura, con l’invito a
:-Stralciare gli emendamenti relativi agli articoli che disciplinano la filiazione e la genitorialità dei coniugi dello stesso sesso (art 252 …. 259a CCS)
-Non aderire alla proposta della maggioranza della Commissione Affari Giuridici di introdurre il nuovo articolo 255a
-Trattare tale questione in una tappa successiva, quando il gruppo di lavoro di esperti sul diritto di filiazione costituito nel 2019 dal Consiglio federale avrà consegnato il suo rapporto nel giugno 2021.
Pietro Vanetti
Presidente AGNA