Il titolo la dice tutta; Mirante di Avanti con Ticino Lavoro ha ottenuto il balzo piu’ grande verso l’altro, non essendo un partito, non potendo contare su soldi e su lobby e questo rende Mirante estremamente felice.
Guardando i risultati globali, risulta subito come il 53% degli aventi diritto al voto se ne sono stati a casa, e questo dovrebbe far pensare gli addetti ai lavori e in particolare le varie segreterie di partito che sembra non interessi molto.
Con una partecipazione piu’ cospicua dell’elettorato magari cambiava qualcosa, magari no, ma di certo avremmo due candidati eletti dalla popolazione e non da solo il 47% di chi ha votato.
Eletti Chiesa Marco UDC che ha corso praticamente da solo, ottenendo una barca di voti, grazie forse anche all’alleanza Lega e da Fabio Regazzi che da subito si issato al secondo posto. Alex Farinelli e il partito ha fallito la campagna elettorale, ha fallito l’entrata in materia sui temi, hanno ondivagato sulle prese di posizioni, non definendosi bene dove stare. Ai liberali e al suo presidente analizzare la situazione e prendere subito dei correttivi per evitare che alle prossime comunali del 2024 arrivi un altro tonfo. Ad Alex Farinelli va riconosciuta la sua onestà intellettuale nel riconoscere la sconfitta senza accampare alcuna scusa al riguardo.
L’area di sinistra dovrà molto interrogarsi sulla qualità dei candidati messi in corsa, sulla sua incapacità di trovare alleanze e di certo per la sinistra l’elezione di due personaggi di destra e appartenenti all’imprenditoria pura deve essere vista con tanta preoccupazione. L’alleanza rosso-verde non ha presentato candidati di grande carisma, oppure i suoi votanti non hanno capito con chi si poteva andare fino in fondo. Di Mirante ne abbiamo già parlato e anche in questo caso la colpa, se di colpa dobbiamo parlare, di avere una sinistra rotta la si deve sulla strategia del PS durante la campagna elettorale delle Cantonali che non ha voluto la Mirante in competizione e questi poi sono i risultati.
Questa elezione porterà a risultati pericolosi per la popolazione meno abbiente, dove e le conosciamo tutti le ideologie degli eletti, che favoriscono gli imprenditori, la classe padronale e le lobby, assolutamente legittimamente ma molto pericolose per quanto riguarda la socialità e la sensibilità verso i meno fortunati.
Da questi risultati si evince qualcosa che e’ una regola elementare; uniti si vince (la destra oggi insegna) e frammentati si perde (la sinistra insegna). Ora finita la festa agli eletti gli auguri di buon lavoro a favore di tutto il popolo Ticinese!
Negli altri cantoni dove vi era un ballottaggio abbiamo assistito alla disfatta di tutti i candidati UDC a favore di candidati della sinistra, questo fa ben sperare che nella camera alta la socialità possa essere difesa con un po’ piu’ di ottimismo.