Crisi: Tempi difficili per le piccole e medie imprese?
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Presentata da: Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini (Più Donne)
Data: 22 aprile 2022
Motivazione riguardo l’interesse pubblico e l’urgenza [cfr. art. 97 cpv. 1 ultima frase LGC]
L’interesse pubblico e l’urgenza sono dati dall’imminenza della richiesta di rimborso per i prestiti Covid a fronte dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia susseguente alla guerra in Ucraina; tali contingenze mettono a rischio il tessuto economico ticinese, principalmente formato da piccole imprese e imprese familiari.
Testo dell’interpellanza
A fronte delle prospettive di rincaro per materie prime, energia, trasporti, eccetera, la situazione economica per molte piccole e medie imprese si fa estremamente difficile, soprattutto quando sono chiamate a restituire i prestiti Covid.
Tali prestiti sono stati pensati per consentire alle aziende di superare la fase acuta della pandemia ma, nello stabilire le tempistiche per il rimborso, di sicuro nessuno si immaginava che ci saremmo trovati nel pieno di una guerra sul continente europeo. Con tutte le conseguenze sociali ed economiche del caso, molte ancora non pienamente immaginabili nella loro ampiezza.
Il Ticino compie molti sforzi per l’innovazione, le start up e le nuove tecnologie: tutto rivolto al futuro, ma al presente delle piccole e medie imprese già sul territorio ci stiamo pensando?
Il Ticino è il terzo cantone in Svizzera per numero di crediti Covid e il quarto per il volume dei crediti stessi. Questa situazione come è valutata dal Consiglio di Stato?
Si sta pensando, ad esempio, a un adeguamento delle tempistiche per il rimborso dei prestiti Covid che tenga conto delle mutate circostanze a livello internazionale e, di conseguenza, locale?
Il Consiglio di Stato prevede di intervenire con aiuti concreti a sostegno delle piccole e medie imprese, che costituiscono il nostro tessuto economico?