GastroSuisse e GastroTicino respingono con fermezza l’iniziativa popolare lanciata dall’associazione Ecopop
“Stop alla sovrappopolazione – sì alla conservazione delle basi naturali della vita», sulla quale saremo
chiamati a esprimerci il 30 novembre. L’iniziativa propone di limitare in modo rigido l’immigrazione in
Svizzera (saldo migratorio fissato allo 0,2% per anno nella Costituzione federale) e di investire almeno il
10% dell’aiuto allo sviluppo per la promozione della pianificazione familiare. Limitare l’immigrazione con
una quota rigida e inflessibile, sostiene GastroSuisse, aggrava la carenza di manodopera e danneggia
l’economia svizzera.
Pari al 44% delle circa 77.000 persone che lavorano in questo settore, la quota di lavoratori stranieri
impiegati in alberghi e ristoranti è tradizionalmente elevato. Limitare l’immigrazione allo 0,2% annuo, che
attualmente rappresenta circa 16.000 persone l’anno, avrebbe conseguenze particolarmente dure per hotel
e ristoranti. La scarsità di manodopera in questo settore è già evidente ed Ecopop non farebbe che
peggiorare la situazione. Al di là della mancanza di manodopera, il significativo calo della crescita della
popolazione, porterebbe a un’ulteriore riduzione dei consumi. Inoltre, il segnale negativo diffuso
dall’iniziativa all’estero, potrebbe causare danni enormi all’attrattività della Svizzera come piazza
economica e destinazione turistica, con gravi ripercussioni per alberghi e ristoranti.
GastroSuisse riconosce le sfide di una popolazione in crescita e il maggior utilizzo di risorse che ciò
comporta. Tuttavia, limitare l’immigrazione con il “principio della falciatrice” non è una soluzione e
danneggia l’economia. GastroSuisse consiglia di rifiutare chiaramente l’iniziativa.
Anche Massimo Suter, presidente di GastroTicino, fa proprie le argomentazioni del Comitato contro
Ecopop. “Sono cinque gli aggettivi che descrivono gli effetti devastanti di questa iniziativa: estrema,
discriminatoria, superflua, inefficace e dannosa. Mi spiego. L’iniziativa è estrema perché fissa una volta per
tutte nella Costituzione un’immigrazione rigida e una soglia arbitraria senza considerare le esigenze
dell’economia. È discriminatoria perché secondo i promotori sono gli stranieri a essere indicati come la
fonte di tutti i problemi del nostro Paese. Ed è anche del tutto superflua, perché il 9 febbraio la
maggioranza del popolo svizzero ha deciso di ripristinare i contingenti per controllare l’immigrazione”. Vi
sono poi altre ragioni che portano Suter e il Comitato a valutare Ecopop come inefficace e dannosa. “Certo.
Ritenete giusto che la Svizzera sia obbligata a spendere 200 milioni di franchi per la pianificazione familiare
nei paesi poveri a scapito di altri progetti più utili in termini di aiuto allo sviluppo? Va sottolineato in modo
chiaro che si tratta di una misura inefficace e di uno spreco di denaro dei contribuenti”.
Veniamo poi agli effetti collaterali dell’iniziativa, che sarebbero dannosi e che peggiorerebbero in modo
considerevole la situazione della Svizzera. “L’iniziativa Ecopop accelererebbe l’invecchiamento della
popolazione, provocherebbe problemi di finanziamento delle assicurazioni sociali, complicherebbe
ulteriormente le relazioni tra la Svizzera e l’UE, provocherebbe un rallentamento economico e un aumento
delle pressioni su numerosi settori”. Per questo motivo GastroTicino invita tutti a votare un chiaro “no”.
Ricordiamo che, oltre al nostro settore, una vasta alleanza dice chiaramente “no” a un’iniziativa dannosa
per la Svizzera. Il Consiglio federale, il Consiglio agli Stati (con 39 no e un sì), il Consiglio nazionale (con 190
no, 3 sì e 5 astenuti), i rappresentanti dei partiti politici in Parlamento (PS, Verdi, Verdi Liberali, PBD, PPD,
PLR, e UDC), gli ambienti economici cantonali e nazionali (economiesuisse, l’Unione svizzera delle arti e
mestieri), i sindacati (l’Unione Sindacale Svizzera, Travail.Suisse, la Società degli impiegati Svizzeri), le
organizzazioni caritatevoli (Alliance Sud, Helvetas, Caritas, Pane per tutti, ecc.) e le associazioni
ambientaliste (WWF Svizzera, Pro Natura, Greenpeace, ATE1) raccomandano di votare NO.
NO perché l’iniziativa Ecopop costituisce un vero e proprio cocktail tossico. Le misure proposte dagli
iniziativisti sono al contempo inefficaci e contro-produttive per preservare le risorse naturali in modo
permanente. Ecopop sarebbe un duro colpo per la salute economica della Svizzera.