Oggi i giovani tornano in piazza manifestando la propria preoccupazione per la precaria situazione ambientale e in particolare per i cambiamenti climatici conseguenti al forte inquinamento. Il Partito Comunista, fin da subito attivo con i propri militanti più giovani in questo movimento, ritiene che la politica debba dare ora risposte concrete.
Il Partito Comunista invita il Consiglio di Stato ad elaborare strategie concrete per l’agricoltura ticinese, per la qualità di vita cittadina e per il risparmio idrico, procedendo con la sensibilizzazione degli attori economici alla problematica della transizione climatica e al sensato sfruttamento delle risorse. A tal proposito i deputati comunisti Lea Ferrari e Massimiliano Ay hanno depositato una mozione (vedi allegato) che propone l’istituzione di un Fondo di ricerca per affrontare il cambiamento climatico in Ticino sfruttando le esigenze di un Cantone a vocazione agricola e le eccellenze dei poli tecnologici e di ricerca, dalla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) alla Scuola Agraria di Mezzana, passando per il campus di Agroscope a Cadenazzo.