Nel 2018, in Svizzera sono stati messi in circolazione poco meno di 300’000 veicoli nuovi. La quota parte dei modelli parzialmente o completamente elettrici è ancora aumentata raggiungendo circa il 7% delle nuove vetture. Fra le automobili ibride, quelle a benzina sono le più apprezzate dagli svizzeri, tanto che nel 2018 ne sono state immatricolate di nuove 14’500, ossia tre volte di più di quelle esclusivamente elettriche. Nella fattispecie, il TCS ha quindi sottoposto a test i due modelli più richiesti delle ibride a benzina: la Toyota C-HR Hybrid e la Kia Niro Hybrid.
Le due automobili testate: Toyota C-HR Hybrid e Kia Niro Hybrid, sono ambedue dotate di un motore a benzina e di uno elettrico. Entrambi i veicoli sono cosiddetti “ibridi completi”, visto che possono percorrere una certa distanza solo elettricamente, a condizione che alcuni fattori (velocità, accelerazione, livello di carica della batteria e riscaldamento) lo consentano. La pura autonomia elettrica è di 2,9 km per la Toyota C-HR Hybrid e di 4,1 km per la Kia Niro Hybrid, grazie ad una batteria di maggiore capacità.
Il test
Sottoposte allo stesso test-TCS, le due vetture possono essere paragonate direttamente. L’accento
è stato posto, in particolare, sul consumo di carburante e le prove sono state completate con un percorso in convoglio su circuito TCS normalizzato e con misurazioni del consumo sul banco di prova. Sul circuito TCS normalizzato, la Toyota ha consumato 4.9 l/100km contro i 5.1 l/100 km della Kia Niro Hybrid. La maggior differenza è stata osservata sul tragitto in campagna dove la Toyota C-HR Hybrid ha consumato solo 3.8 l/100km, mentre la Kia Niro Hybrid 4.2 l/100km. Quindi, questi due SUV si classificano sul medesimo livello degli ibridi testati finora.
Conclusione del test
Le differenze più significative fra le due vetture stanno nel confort e nel consumo. La Kia Niro Hybrîd offre un equipaggiamento più ricco della Toyota C-HR Hybrid, ma quest’ultima ha ottenuto più punti grazie all’abitacolo più silenzioso e ad un confortevole assetto. Entrambi i veicoli consumano poco carburante, ma Toyota approfitta di una lunga esperienza nella costruzione di veicoli ibridi.
I risultati completi del test possono essere consultati sul sito: www.test.tcs.ch.
Motori termici, ibridi, ibridi plug-in o elettrici: cosa scegliere oggi?
I progressi fatti nel campo della motorizzazione termica hanno ottenuto una diminuzione del consumo e, di conseguenza delle emissioni di C02, sia per la benzina, sia per il diesel che resta una buona opzione per chi effettua abitualmente lunghi tragitti. A seconda dell’utilizzo, i motori ibridi offrono migliori prestazioni, mentre gli ibridi completi consumano poco se si circola di regola in zone urbane o per corti tragitti in campagna.
I test effettuati dal TCS sugli ibridi ricaricabili (plug-in) dimostrano che il consumo di carburante è sensibilmente più basso di quello di un’auto tradizionale a motore a combustione. I test hanno però rilevato che con basse temperature ambientali l’autonomia elettrica diminuisce fortemente. Bisogna quindi disporre di un’importante capacità di carica per percorrere, solo con propulsione elettrica, lunghi tragitti in inverno. Inoltre, la parte elettrica del motore, per poter effettuare un buon numero di spostamenti quotidiani, dev’essere assai potente. Questo criterio s’impone già in modo evidente per le vetture completamente elettriche.
Le automobili elettriche moderne dispongono ora di un’autonomia accettabile con ogni condizione; però molte vetture elettriche non sono sempre adatte per dei lunghi itinerari, per esempio per andare in vacanza, ciò implica una pianificazione prolungata del proprio viaggio. Questo inconveniente diminuirà in futuro con il progressivo aumento delle stazioni di ricarica nella rete stradale ed una loro migliore accessibilità.