I producer Matteo Cantaluppi e Uncle Dog (Filippo Nardi) firmano due remix di “Vicious game” brano dei Marti, il progetto musicale dell’attore e songwriter genovese trapiantato a Berlino Andrea Bruschi.
Due versioni remix della stessa canzone, raccolti in due video pensati per essere visti in successione, ambientati in due posti metafisici come una foresta sospesa nel tempo e un museo di storia naturale con creature meravigliose.
Una porta temporale collega i due mondi, due house of love dove Marti si aggira facendo domande e cercando risposte come un investigatore sentimentale.
“In un Hotel a Berlino di sole dieci stanze, la stanza numero 4 è abitata da un poeta italo americano che dopo avere fatto il giro dei bar chiede, ogni sera, alla parete il significato dell’esistenza e degli affetti.
La canzone racconta di questo. Vivere e farsi domande è un Vicious game, un gioco spietato a volte. Ma la vita non è un fiume tranquillo, si spia nella casa dell’amore e spesso le luci sono spente, ma dopo tanto cammino al buio ci meritiamo una lenta immersione nel mare dell’amore.” Andrea Bruschi
“Quando ho ascoltato la versione originale di “Vicious Game”, un mid tempo alla Roxy Music, per qualche motivo mi sono subito sentito dentro un film con le musiche di Angelo Badalamenti, fatto di pad statici e chitarre con il tremolo. Una sorta di visione, che mi ha permesso di avere un flusso creativo immediato, rapido. Il cinema ha una parte fondamentale nella storia dei Marti, e ho cercato di costruire la colonna sonora perfetta per la storia di questo brano, con tocchi di campane, nacchere, rumori di vinile e ovviamente un’orchestra sinfonica che culla la voce di Andrea.” Matteo Cantaluppi
“Ispirato dal grandioso Brian Eno e dai Roxy Music, ho voluto dare un po’ di cassa a questo pezzo che già mi piaceva tanto, arrangiando tutte le parti in chiave moderna ma sempre rispettando il mood retro e la meravigliosa melodia vocale del mio amico Andrea.” Uncle dog (Filippo Nardi)
“Vicious game” è estratto dall’album “King of the minibar”, terzo album di Marti. Registrato tra Berlino, Londra e la Liguria per assecondare la natura e il suono internazionale del progetto e prodotto dal musicista James Cook, il disco conferma la ricchezza compositiva del progetto guidato da Andrea Bruschi. “King of the minibar”, è un disco pensato come una graphic novel ambientata in un hotel di Berlino con dieci stanze, tutte con il loro minibar, ognuna con il proprio ospite e la sua storia da raccontare.
I video sono stati girati da Erika Errante Baruffaldi regista ed editor italiana che ama creare video con soggetti fuori dalle righe, che le permettano di mescolare differenti tecniche di realizzazione per mettere in luce il lato più folle e creativo degli artisti con cui collabora. “Ho abbracciato da subito quest’operazione di dare un volto alle due rivisitazioni diversissime del medesimo brano dei Marti. Volevo che ci fosse una cornice cinematografica e una continuità non soltanto narrativa e sono stati proprio gli arrangiamenti a fornire la chiave di lettura, che guida il protagonista (Andrea Bruschi) in una sorta di loop che connette un video all’altro. Lavorare con un attore professionista come Andrea mi ha permesso di focalizzarmi maggiormente sul lato cinematografico, interpretando i video come due trailer di uno stesso film mai realizzato.”