Di fronte a queste cifre e a tutto lo scialacquare di milioni spesi, ci chiediamo cosa si sbaglia. E di certo si sbaglia qualcosa di importante. La politica, come sempre si intestardisce a elargire milioni a pioggia, senza che vi sia una vera visione turistica oppure, senza che si voglia innovare. E ora arriva l’inverno e lo sappiamo tutti che gli impianti di sci sono tutti in rosso, che ci sia o non ci sia neve. Nessuna visione unitaria anche in inverno, ma politici cantonali e comunali continuano ad oliare con soldi le imprese che non vogliono dare poi resoconti trasparenti sui soldi ricevuti dalla comunità. Così è troppo facile. Invece di piangersi addosso e chiedere sempre sussidi di soldi pubblici, senza che si faccia nulla per risolvere la situazione con le proprie gambe. La gente comincia ad essere stufa che si sacrifichino soldi pubblici per operazioni perdenti ancora prima di iniziarle, per poi non poter investire nella socialità, nella famiglia, nel lavoro e nella mobilità senza dimenticare la sanità. Che si chiudano tutti i rubinetti di soldi pubblici, fino che non si presentano progetti regionali comunitari che possano camminare con le proprie gambe, dopo un aiuto iniziale. Ma aiutare ad innaffiatoio tutto e tutti solo per imbonirsi per le elezioni è una questione di poca saggezza ed è ora di finirla solo perché alla testa di questo o quella impresa vi sono personaggi noti che spostano i voti per i politici.
Che tutti si facciano un piccolo esamino e cerchino di dare un vero contributo al turismo con semplicità ed umiltà. Accoglienza, valutazione dei rischi, capacità imprenditoriali, redditività e obiettivi contabili e non contabili. Ora di finirla di commissionare fantomatici studi a pagamento di parte che dicono quello che si voglia che dicano. Il Turismo è cosa seria e sarebbe ora che ci si chinasse seriamente sul tema arrivandone ad una e smetterla di raccontarsi e raccontare frottole solo per imbonirsi gli elettori. Ci vuole ben altro…. che nominare sempre nuove persone con funzioni inventate come animatori vari, direttori di agenzie e via dicendo, in ogni paesino che costano un sacco di soldi alla comunità ai quali non si chiede nessun resoconto operativo.(ETC/rb)
(Questa è un’opinione che da anni sosteniamo e purtroppo ogni anno le cifre ci danno ragione. Motiviamo tutto con fatti concreti e con documenti a noi noti. Tra l’altro se si gira nella gente queste sono le impressioni che si ascoltano ma che nessuno ha il coraggio di dire per ovvi motivi di ritorsioni.)