Ieri sera alla Valascia solo 3600 spettatori, con il conteggio tessere, ve ne erano meno ancora ed è apparso un cartello di contestazione, meno violento che alla Resega, ma dai toni simili. “Via Zanatta” e ai giocatori il messaggio che senza gioco loro, i tifosi, se ne stanno a casa al calduccio. E dopo tanto sopportare anche i tifosi della squadra Leventinese ne hanno piene le scatole di mangiar freddo e vedere i propri beniamini perdere malamente, o comunque perdere. Da quello che vediamo non possiamo sempre dire che i giocatori dell’Ambri non diano sudore alla causa. Anche ieri contro lo Zugo ci hanno provato all’inverosimile senza esito ma di certo non sono stati sul ghiaccio a guardare. Sembra dunque molto severa questa contestazione, che arriva da lontano. Da quel mese di agosto 2016 dove il presidente illudeva tutti, sapendo di dire la più grande delle “castronerie”, e meglio che la squadra creata da Ivano Zanatta (cuore bianconero, inutile negarlo) fosse stata la piû forte degli ultimi dieci anni. Evidentemente i tifosi, unico vero patrimonio della società (troppo spesso i dirigenti si dimenticano di questo) si sono illusi e poi hanno cocciato contro una realtà incredibile: il peggior allenatore (messo sotto tutela perché non ci sono i soldi per cacciarlo e assumerne uno nuovo), peggio ancora di Laporte; la peggior squadra vista in campo negli ultimi anni, e ultimo posto perenne in classifica. Evidentemente a 8 partite dal termine della regular saison e 15 punti dall’ottava che è poi l’altra delusione ticinese, sembra definitivo, se non matematico, che anche quest’anno l’Ambri disputerà i Play-Out con premesse pericolosissime, in quanto ultimo in campionato e prima candidata allo spareggio contro la prima della serie B, con tutti i rischi che questo comporta.
A Lugano le cose non sono certamente migliori, con gli stranieri in perenne congedo ferie che non cavano un ragno dalla ragnatela. Con ogni probabilità, i Play-off saranno agguantati, con difficoltà per poi vedere cosa succederà. Le premesse non sono certo le migliori neanche sulle rive del Ceresio.
Questa sera il Lugano a Friborgo, contro la penultima ha l’occasione per farsi almeno in parte nuovamente amico dei tifosi (quei tifosi che contestano ma che alla fine sono gli unici che pagano e vengono a volte anche offesi dall’atteggiamento dei giocatori in pista e dalla dirigenza). I Leventinesi vanno sulla pista difficile del Langnau, ma siamo certi che se metteranno l’argento vivo di cui sanno appropriarsene, potranno espugnare la pista dei tigrotti, questo senza migliorare la situazione in classifica ma almeno anche per loro riappacificarsi con i propri beniamini.
Questa sera poi il ghiaccio dirà tutto e il contrario di tutto, nella speranza che finalmente sia una serata da sei punti per le Ticinesi.
Slettwoll, l’allenatore che fece grande il Lugano, ha dichiarato che Klasen è bello per lo spettacolo e fornisce ma se si vuole vincere il titolo Klasen è meglio lasciarlo in panchina….