Berna, 12 aprile 2016 – Durante la conferenza stampa odierna del comitato referendario, i Giovani liberali radicali svizzeri hanno preso posizione contro la revisione della legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (LSCPT). La LSCPT contiene varie disposizioni che limitano le libertà e i diritti fondamentali dei cittadini in modo severo e sproporzionato. I Giovani liberali radicali si impegnano contro l’estensione smisurata della sorveglianza generale dei cittadini svizzeri, convinti che un miglioramento marginale della sicurezza non giustifichi tali restrizioni delle libertà individuali.
Con la modifica di legge, il potere di sorveglianza da parte dello Stato sarà massivamente esteso: sarà possibile, ad esempio, ampliare il catalogo dei delitti così come conservare a scopo preventivo i dati delle telecomunicazioni, anche nel caso in cui non sussistano sospetti. Si noti inoltre che la legge è stata approvata dal Parlamento nonostante le messe in guardia della CGUE. Perfino le residenze e i ristorante che usano la rete WLAN saranno costretti a contribuire alla sorveglianza. Questo è troppo! I cittadini svizzeri non sono tutti potenziali terroristi!
Inoltre la LSCPT consentirà l’uso di software di spionaggio. Le autorità potrebbero non limitarsi alle “intercettazioni”. In effetti un cavallo di Troia permette di manipolare un computer a distanza. L’uso di questa tecnologia è discutibile e il loro valore probatorio viene contestato in tribunale. Tali misure di sorveglianza sono costose e richiedono grandi risorse. Dal punto di vista dei Giovani liberali radicali queste misure sono inutili tanto più che le tecnologie in uso attualmente permettono già controlli efficaci.
Un terzo punto parla a disfavore della LSCPT : la regolamentazione consente la salvaguardia dei dati dei cittadini in tutto il mondo. I requisiti legali in materia di protezione dei dati possono quindi essere facilmente aggirati dallo Stato. La protezione contro gli abusi sarebbe fuori controllo.
I Giovani liberali radicali combattono questa legge non solo insieme ad una grande alleanza di partiti, organizzazioni e associazioni ma anche raccogliendo firme in strada con l’aiuto delle sezioni cantonali.
Per più libertà e meno sorveglianza.