Postulato di Marco Romano inoltrato al Consiglio federale: Un piano d’azione per il voto elettronico
L’on. Marco Romano (PPD) ci trasmette di seguito il testo di un postulato inoltrato al Consiglio federale al termine della recente sessione primaverile delle Camere federali: un piano d’azione per il voto elettronico. Proprio in queste settimane di elezioni comunali ci sono numerosi cittadini ticinesi all’estero (tanti giovani) che per questioni di tempistica di invio del materiale di voto non riescono a partecipare alle elezioni. In alcuni cantoni il voto elettronico è realtà, in altri si tergiversa. La problematica della sicurezza è gestibile e nel complesso migliore rispetto al sistema odierno. Con questo atto parlamentare auspico che la Cancelleria federale assuma un ruolo maggiormente proattivo spingendo i Cantoni, a cui compete la questione, a concretizzare i progetti di e-voting nei prossimi anni. Per le Federali 2019 una maggioranza di Cantoni dovrebbe offrire questa possibilità.
Titolo: Un piano d’azione per il voto elettronico (link: https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20163219)
Proposta:
Il Consiglio federale è incaricato di esaminare l’opportunità di presentare un rapporto concernente un piano d’azione relativo al voto elettronico. Si tratta di autorizzare votazioni ed elezioni con sistemi – riconosciuti e autorizzati dalla Confederazione – che garantiscano la massima trasparenza e sicurezza e il cui codice sorgente della versione corrente sia accessibile in Internet. Il piano d’azione deve garantire il ruolo centrale dello Stato nella gestione del voto elettronico. Soltanto lo Stato deve disporre delle chiavi e di tutte le informazioni necessarie per decifrare i voti. I sistemi devono essere utilizzati da un numero sufficiente di Cantoni.
Motivazione:
Il progetto di voto elettronico è stato avviato oltre dieci anni fa e ora dev’essere concluso affinché questa modalità di voto possa essere utilizzata il più presto possibile, se non altro da tutti gli Svizzeri all’estero. In questi anni non tutti i Cantoni sono riusciti a dotarsi di una soluzione corrispondente. Di conseguenza il gruppo di lavoro istituito dalla Cancelleria federale, composto dai Cantoni, dev’essere spronato a raggiungere rapidamente gli obiettivi citati. Per infondere nei cittadini la fiducia nello strumento del voto elettronico e renderlo democratico, è necessario che la Confederazione definisca i limiti di sicurezza e trasparenza. Essa deve garantire la verificabilità universale pubblicando in Internet (in parte o totalmente) il codice sorgente della versione corrente. In caso di problemi dev’essere possibile procedere a un’analisi locale rapida e trasparente. L’esercizio dei sistemi riconosciuti dovrebbe avvenire in Svizzera e la gestione dovrebbe essere garantita dallo Stato, e questo anche in caso di crisi. Infine, per essere praticabile, un sistema pubblico deve poter essere utilizzato da una massa critica di votanti.
Marco Romano, CN PPD