Associazione Quartiere Rivapiana
6648 MINUSIO
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NO al raddoppio della galleria autostradale del S.Gottardo
In occasione della votazione sul raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo, che si terrà il prossimo 28 febbraio, il comitato dell’Associazione Quartiere Rivapiana invita a prendere posizione sull’argomento votando NO. L’Associazione Quartiere Rivapiana, sensibile alle problematiche riguardanti il territorio, fautrice di una mobilità sostenibile e attenta alle esigenze dell’ambiente e della popolazione, non può rimanere indifferente di fronte alla discussione sul raddoppio del tunnel del San Gottardo e soprattutto di fronte ad una posizione ufficiale del Consiglio federale tanto confusa e contraddittoria; non da ultimo le raccomandazioni del governo incluse nel materiale di voto si fondano su argomenti e motivazioni ormai superati. Ci riferiamo ad esempio alla conferma di qualche mese fa da parte dell’Ufficio federale delle Strade (USTRA) che per risanare la soletta del tunnel si può attendere fino al 2035, mentre i lavori più urgenti possono essere realizzati anche durante le normali chiusure notturne, per cui non si dovrà interrompere il passaggio automobilistico nord-sud come si era sostenuto in un primo tempo. Sappiamo inoltre che pur unidirezionale il secondo tubo porterebbe di fatto ad un aumento di traffico e dunque ci sembra contraddittorio e improponibile l’articolo di legge in votazione là dove pone un tale limite di marcia con l’intento dichiarato di voler soddisfare il principio costituzionale che vieta l’aumento della capacità delle strade di transito. Anche la migliore sicurezza del tunnel non può essere invocata per giustificare l’investimento prospettato, perché a tale scopo basterebbe mettere in atto il trasferimento dei trasporti merci su ferrovia, così come sancito dalla nostra costituzione. Il grosso investimento che abbiamo fatto per una nuova ferrovia transalpina, che garantirà il collegamento veloce di merci e passeggeri, è stato proprio voluto per attuare quanto sancito dall’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi, costituendo uno dei maggiori progetti di tutela ambientale dell’Europa. La priorità in questo momento deve essere la messa in opera completa di questo progetto. Il raddoppio del Gottardo, che ci costerà sicuramente oltre i tre miliardi di franchi preventivati, renderà tra l’altro difficilissimo ammortizzare i costi di Alptransit, poiché sarebbero sottratte le entrate previste dai transiti dei camion europei. Un NO al raddoppio è quindi necessario per lasciare il tempo al fine di trovare la miglior soluzione, approfondendo e rielaborando tutte le opzioni a disposizione, tenendo presente le innovazioni tecniche sia a livello di risanamenti che dei dispositivi di sicurezza con cui saranno equipaggiate le auto del prossimo futuro e non da ultimo procedendo ad una verifica degli effetti della prossima apertura di Alptransit. Il nostro NO esprime anche la solidarietà con la popolazione che abita sull’asse nord-sud, in particolare quella dei quartieri del Luganese e del Mendrisiotto, per la quale il raddoppio preoccupa per le ripercussioni su una qualità ambientale che ha già superato i limiti della sopportazione incidendo negativamente a livello della salute.
06.02.2016