Pensiamo che troppo spesso il non prendere posizione sia segno di codardia e incapacità nel sostenere le proprie idee. Le Idee, se espresse con la civile educazione, servono ad arricchire il dibattito e a cercare di approfondire temi in discussione, in particolare politici, che vengono esposti in maniera politichese e ai più incomprensibili. ETC di certo non fa mistero delle proprie idee e prende posizione su molti temi. In votazione il 28 febbraio 2016 vi sono 4 oggetti in votazione, tutti molto importanti che possono segnare in maniera marcata il nostro futuro o meglio quello dei nostri figli. Giusto allora che si prenda posizione, poi se le nostre idee collimano o meno con il vostro pensiero, questo non importa, anzi se fossero stimolo per una discussione, sana e anche vivace, ben venga.
Iniziativa popolare del 5 novembre 2012 «Per il matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate»
Un NO secco ad un’iniziativa fatta dai ricchi per i ricchi
Sostenere un testo come pubblicato, ideologicamente è di certo interessante, in quanto la politica famigliare in questo nostro Stato fa molto difetto, in particolare nelle zone rurali. Se analizziamo la scala della fiscalità, ci accorgiamo che i grandi vantaggi fiscali, nel caso di accettazione di questa iniziativa, sono a favore solo ed unicamente dei ricchi. Sostenere un’iniziati per favorire i ricchi ci sembra fuori luogo, mentre per una politica vera famigliare, varrebbe la pena intervenire sulle spese vere famigliari, come abbonamenti mezzi pubblici gratuiti e via dicendo. Non possiamo concordare con un testo che favorisce una minima parte della popolazione e quella parte che non ha nessun bisogno di avere vantaggi i nquanto di per se stessa benestante. Iniziative come queste mascherano la vera volontà degli iniziati visti, o meglio il favorire loro stessi, ricchi e non guardare alla popolazione.
Iniziativa popolare del 28 dicembre 2012 «Per l’attuazione dell’espulsione degli stranieri che commettono reati (Iniziativa per l’attuazione)»
Un Sì secco ad un’iniziativa che vuole mettere ordine in uno stato sociale libero
Per antonomasia la Svizzera è uno Stato accogliente, oseremmo dire percentualmente al mondo non viè stato più accogliente con ben un ca. 30% di stranieri, integrati e che lavorano contribuendo al benessere della popolazione. Il mondo è velocemente cambiato e situazioni contingenti fanno migrare tantissime persone da regioni dove la guerra e la fame non permette loro una vita decorosa. La Svizzera accoglie sempre e continuerà a farlo in futuro, tutte le persone i reali difficoltà. La nostra impressione è che con la scusa della guerra e di situazioni particolari nel mondo, si affacciano ai nostri confini anche personaggi malavitosi e criminali, ai quali apriamo le frontiere. E’ ora di finirla di accogliere criminali e almeno quando questi gettano la maschera e commetto atti indegni di un popolo civile e in pace, devono essere allontanati dal suolo nazionale senza nessuna reiterazione di argomentazioni varie che non possono venir giustificate. I socialisti sono per accogliere tutti indistintamente, magari per loro sarebbe auspicabile che dessimo accoglienza ai terroristi del Bataclan, ma noi sinceramente, per quel poco che ci possa competere, diciamo che vogliamo continuare a vivere in uno Stato di diritto e in pace dove la libertà e la democrazia siano ancora i nostri privilegi. Si tratta semplicemente di allontanare chi si è macchiato di colpe secondo il codice penale, punto a capo.
Iniziativa popolare del 24 marzo 2014 «Contro la speculazione sulle derrate alimentari»
Un secco Sì a favore della qualità delle materie prime in ambito alimentare e a sostegno dell’agricoltura locale
Siamo usciti dal 2015 dove alla EXPO di Milano si proprio messo l’accento sull’alimentazione e l’importanza nel mondo. Troppo spesso i grandi gruppi economici, compiono operazioni speculative in questi ambiti, non tenendo conto delle vere priorità nel comparto alimentare. Torniamo nel nostro piccolo. Come fanno i nostri agricoltori a sostenere una concorrenza contro i gruppi economici mondiali, che riescono ad ottenere e a conquistare fette di mercato con aziende che molte volte hanno come unico scopo la redditività e non la priorità alimentare delle popolazioni. Siamo sempre dell’idea che vale la pena produrre localmente e seguire direttive improntate sulla genuinità dei prodotti, sulla sostenibilità del lavoro locale pur se con un prezzo leggermente superiore. Naturalmente chiediamo anche la coerenza degli imprenditori locali a voler assumere personale indigeno e a non entrare nelle dinamiche di redditività, che sono direttamente proporzionali a sfruttamento della mano d’opera e deterioramento della qualità. Per questo riteniamo che sia giusto porre un freno alle speculazioni alimentari, rincorse da gruppi economici ai quali non interessano i valori etici dei prodotti e del lavoro.
Modifica del 26 settembre 2014 della legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina (LTS) (Risanamento della galleria autostradale del San Gottardo)
Sî e solo Sì per non restare isolati dal mondo
Ci viene da ridere quando sentiamo i contrari, tutti liberi professionisti, magari non interpellati per questa grande opera, o impiegati statali che per loro nulla cambia. Stiamo parlando della raggiungibilità del nostro cantone, sia per il commercio ma in particolare per il turismo. Già Alptransit taglierà dai giochi che contano l’alto Ticino, noi lo avevamo affermato in un’intervista alla TSI già vent’anni fa, ricevendo risposte satiriche da parte di molte autorità del luogo. Oggi si stà dimostrando come la incapacità dei nostri politici di allora ci abbia portato di fatto fuori dai giochi che contano. Ci manca ancora che si chiuda il tunnel del Gottardo per tre anni e potremo ritornare tranquillamente ad essere un paese contadino fine a se stesso, che forse magari sarebbe un bene nel riassaporare i valori veri della vita, ma che per il benessere del cantone e dei suoi cittadini sarebbe un atto di isolamento del nostro Cantone con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Che poi ai contrari, e lo sono sempre perché sviscerano un odio sistematico alle soluzioni concertate e perché le loro soluzioni strampalate in aria non sono nemmeno oggetto di discussione, si arrabbieranno a noi poco importa. Noi vogliamo un Cantone raggiungibile sempre e comunque, questo per un turismo attivo e per un’economia che ha bisogno di collegamenti con il mondo.