Aquila, 1 aprile 2015 – I Municipi ticinesi più illuminati e di buon gusto che hanno a cuore il decoro e l’immagine del proprio Comune hanno disposto stamani il divieto di esporre i nani da giardino, dato che costituiscono una “alterazione dell’ambiente naturale” e una minaccia alla cultura del nostro Cantone.
L’iniziativa, attesa da anni con trepidazione dalla popolazione intera, accoglie il referendum indetto dal Fronte Confederato di Liberazione dei Nani da Giardino. Il movimento apartitico e apolitico fondato nel 1969 ad Affoltern-am-Albis ZH e che conta ben 11 sedi in Ticino, ha lo scopo di liberare i nani da giardino e di sconfiggere il cattivo gusto nei giardini sui due versanti delle Alpi.
I nani multicolori di terracotta o -peggio- di plastica sono completamente indifesi e quindi preda di malvagie persone che li imprigionano nei loro giardini e infieriscono su vicini e passanti con il proprio cattivo gusto e la loro arroganza esibendo nanetti policromi come fossero fenomeni da baraccone.
Un abuso, un insulto a chi è meno favorito geneticamente e una vera e propria discriminazione razzista in sedicesimo.
I nanetti sono creature nate nei boschi e soffrono enormemente nella loro prigionia che li costringe a vegetare intrappolati nei giardini, costretti a sorridere ai loro aguzzini.
Il Fronte di Liberazione Nani da Giardino ha l’obiettivo di liberare i nani, riportandoli nel loro habitat naturale. La tradizione vuole che i nani ricambino la ritrovata gioia portando fortuna al loro liberatore.
Il movimento ha le proprie radici in Svizzera dove è sorto intorno alla metà degli anni novanta del XX secolo e si è espanso nel mondo.
Gli gnomi sono un simbolo di libertà. Basti ricordare che a Wroclaw (Breslavia, in Polonia) gli gnomi hanno auto un’importante valenza politica. Agli inizi degli anni ottanta gli slogan anticomunisti scritti sui muri da Alternativa Arancione, movimento di opposizione, venivano cancellati per ordine delle autorità dittatoriali governative, così al loro posto iniziarono ad apparire graffiti di gnomi con l’intento di ridicolizzare il potere. Oggi per la città è possibile trovare in libertà curiose statuine (almeno 200) che ne rappresentano diversi tipi (macellaio, prigioniero, guardiano, lavatore ed altri). Esistono anche delle mappe per localizzare gli Gnomi nei vari quartieri.