Il Lugano mastica amaro, ma tanto amaro e puo’ solo recriminare su se stesso. Affrontare una squadra di due categorie inferiori, avrebbe dovuto garantire la vittoria per i bianconeri. A fine partita le parole di Mattia Croci Torti rimbombano forti;”se non sei bravo non vinci, vergognoso!”. Se poi chi lo ha visto in televisione durante l’intervista, non vorremmo essere i suoi giocatori domani mattina, perché abbiamo l’impressione che li fulmini, tutti nessuno escluso. È vero che il primo gol del Bienne era nettamente viziato da fuorigioco non ravvisato, su questi campetti il VAR non esiste, è vero che il Lugano alla fine è stato sfortunato. È pur vero che il Lugano è la capolista del massimo campionato Svizzero e non puo’ entrare in campo con così tanta supponenza, giochicchiare come per sfottere l’avversario, stesso avversario che non ha mai scherzato, si è impegnato come non mai e ha vinto con merito, mandando a casa il blasonato Lugano. Abbiamo visto il giusto atteggiamento dei bianconeri solo negli ultimi 15 minuti quando i buoi erano probabilmente già fuori dalla stalla. Due parate miracolose del portiere dei padroni di casa a pochi minuti dalla fine hanno negato al Lugano un salvataggio in extremis, che non sarebbe stato neppure meritato. Ecco la dimostrazione di come il Lugano non sia ancora quella squadra matura in grado di vincere e convincere. Una buona squadra, nulla di più. Persa una grandissima occasione. Chapeau al Bienne che sul finire, a 30 secondi dalla fine, con il portiere del Lugano fuori dai pali, ha infilzato il 2:0 ed é stato tripudio in quel di Bienne.
Come minimo pretendiamo le scuse da parte della dirigenza, guida tecnica e giocatori in particolare. Il Lugano ha toccato il fondo con questa prestazione indegna della capolista del masismo campionato di calcio svizzero.